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Nuovo parco eolico a Gravina?

Del progetto della Energia rinnovabile pugliese si salvano solo tre pale. Già pronta la convenzione con il Comune di Gravina

L'iter non è ancora concluso e i tempi saranno certamente lunghi. L'unica certezza, per ora, è che a dispetto delle rassicurazioni di qualche mese fa, ossia "Gravina non avrà altri parchi eolici", la Regione Puglia ha portato avanti un altro progetto, quello targato Energia Rinnovabile Pugliese srl.
La conferma è scritta negli atti ufficiali pubblicati dalla Regione e dallo stesso Comune.

Il parco che potrebbe sorgere nel prossimi mesi in zona Lamacolma, Piano dell'Aspro e Piano dei Rizzi, ovvero a pochi passi dal parco eolico della Nuova energia, consta di sole tre pale.
Nel procedimento di valutazione ambientale concluso dalla Regione Puglia a gennaio di quest'anno sono state autorizzate solo tre aereogeneratori rispetto ai 20 preposti dalla società di Milano.
La vicenda risale al 2007 quando la società lombarda presenta un progetto per l'istallazione di 54 aereogeneratori, ridotti nel 2011 a 20 pale dopo la bocciatura del primo progetto da parte della Regione, alla luce dell'impatto potenzialmente negativo sul paesaggio causato dal sovrapporsi dei due progetti presentati dalla Energia Rinnovabile Pugliese e dalla Nuova Energia.
Da allora, una lunga sequela di pareri negativi emessi già a marzo 2012 dal Comitato per la valutazione di impatto ambientale che ha emesso un primo "il parziale rigetto della istanza". Pareri contro cui è ricorsa la società lombarda costringendo il Tar Puglia a nominare un commissario ad acta per la valutazione dei progetti.
Commissario che a luglio dello stesso anno, riporta la determina regionale sottoscritta dal dirigente Antonello Antonicelli "sospendeva la procedura di autorizzazione unica comprensiva di verifica di assoggettabilità a Via a causa dell'annullamento dell'autorizzazione unica con decreto n. 66 del 2011 della stazione elettrica Rtn di Terna Spa a cui sarebbe dovuto allacciare il parco eolico in questione".
La società lombarda però non si arrende e a e a marzo dell'anno successivo presenta una nuova istanza di valutazione ambientale dopo aver rimodulato il progetto per la realizzazione delle opere di connessione del parco eolico. Il Commissario fa appena in tempo a riaprire le procedure autorizzative prima di essere dichiarate "decaduta" dal Tar che rimette nella meni della Regione tutti i poteri di approvazione.

La strada è tutta in salita. Nonostante le controdeduzioni, la riduzione del Parco, la parziale modifica del progetto da parte della società che continua a sollecitare l'approvazione del parere favorevole, ad aprile del 2014 il Comitato regionale di Via "esprime parere sfavorevole alla realizzazione della proposta progettuale in valutazione, con esclusione degli aereogeneratori identificati ai numeri 33 - 34 - 35 e opere di connessione alla rete elettrica nazionale".
La società si oppone ancora una volta e chiede l'autorizzazione anche per altri tre aereogeneratori ma anche questa volta la Regione boccia la richiesta. La questione, siamo a dicembre 2014, arriva sul tavolo della conferenza dei servizi convocata tra Regione, società e tutti gli enti coinvolti nella emanazione del parere. Durante la conferenza la società sottopone all'attenzione degli Enti la questione della pala n 36 identificata in zona Sgarrone chiedendone la compatibilità ambientale. Dopo l'ennesima valutazione da parte del Comitato di Via, a gennaio 2015 il dirigente del Servizio Ecologia della Regione ha deliberato "di esprimere in conformità ai pareri resi dal Comitato regionale per la Via e alle risultanze della conferenza dei servizi del 5 dicembre 2014, giudizio di compatibilità ambientale negativo relativo alla proposta progettuale oggetto di valutazione, con esclusione degli aereogeneratori identificati dai numeri 33-35- 36 e relative opere di connessione alla rete elettrica per i quali si esprime giudizio positivo di compatibilità ambientale".

Gli atti sono stati notificati a tutti gli enti, Regione, Provincia, Comune di Gravina e Direzione regionale per i beni paesaggistici e culturali per il rilascio degli ultimi pareri.
Subito dopo, salvo nuovi intoppi, gli uffici regionali procederanno a consegnare l'autorizzazione unica ovvero il documento che darà il via libera definitivo all' innalzamento di altre tre pale eoliche in una zona che dovrebbe essere di pregio ambientale e archeologico.
Tutte questioni ben note a palazzo di città dove è conservato il testo della convenzione preparata già nel 2013, in occasione della sottoscrizione della convenzione tra Comune e Nuova Energia, con cui saranno regolamentati i rapporti tra Ente Municipale e Energia Rinnovabile Pugliese srl.
Da ultimo, sull'albo on line del Comune di Gravina è stato pubblicato il provvedimento regionale con cui si pone il vincolo preordinato all'esproprio di alcuni appezzamenti di terreno ai privati per consentire la costruzione delle pale e di tutti gli impianti per la connessione alla rete elettrica, dopo il riconoscimento da parte della Regione della "pubblica utilità" dell'impianto.
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