
Politica
Astensionismo alle elezioni: quali rimedi
Anche l’aula del consiglio comunale si interroga sulla scarsa affluenza alle urne
Gravina - giovedì 27 novembre 2025
16.04
Solo 4 persone su 10 si sono recate al voto. Un dato allarmante che non può non aprire un dibattito sul rapporto tra classe politica ed elettorato e che merita una riflessione. Una questione che ha sollevato dubbi e perplessità sulla capacità di coinvolgimento dei cittadini da parte di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica.
Il tema è stato oggetto di interventi anche in consiglio comunale con alcune considerazioni esternate dai consiglieri Carlo Loiudice, Angelo Lapolla e Mario Conca.
Per il consigliere dei Democratici Sempre il dato dell'astensionismo riguarda tutti ed è necessario interrogarsi su ciò che è avvenuto. "Se non arriviamo ai cittadini e non riusciamo ad infondere fiducia nella politica e nella democrazia vuol dire che abbiamo un problema" - ha detto Loiudice.
Un problema che va affrontato con impegno perché se la gente non vuol dire la propria, la questione riguarda tutti e rende difficile i processi partecipativi e decisionali. Anche perché – ha concluso Loiudice –"se manca il confronto e la partecipazione la responsabilità non può non essere anche della classe politica".
"Riacquistare la fiducia delle persone non è facile, perchè la gente è delusa, rammaricata e distante. Sono tutti disinteressati, soprattutto i giovani" - ha sottolineato Angelo Lapolla, che in questa tornata elettorale era anche tra i candidati per una poltrona in seno al consiglio regionale. "C'è bisogno di una riflessione collettiva per avvicinare le persone alla politica" - ha continuato il consigliere comunale di maggioranza, che poi ha lanciato una proposta: "Chiedo un incontro in cui tutti insieme andiamo ad ascoltare quello che chiedono i giovani per capire perché sono così lontani dalla politica".
Dello stesso tenore l'intervento di Mario Conca, anch'egli candidato alle regionali, che ha sottolineato come ben 22 mila cittadini gravinesi non si sono recati alle urne. Per Conca è evidente che "le persone non credono più che la partecipazione democratica possa influire sul loro benessere, sulla qualità della vita". Secondo il consigliere di opposizione anche l'amministrazione avrebbe potuto contribuire di più diffondere la cultura del voto. "Chi non ha votato ha lasciato che altri decidessero per loro" - ha detto Conca che ha evidenziato come non votare sia sempre un errore.
Un problema su cui la politica dovrà interrogarsi ancora a lungo per arginare questa emorragia di partecipazione democratica.
Il tema è stato oggetto di interventi anche in consiglio comunale con alcune considerazioni esternate dai consiglieri Carlo Loiudice, Angelo Lapolla e Mario Conca.
Per il consigliere dei Democratici Sempre il dato dell'astensionismo riguarda tutti ed è necessario interrogarsi su ciò che è avvenuto. "Se non arriviamo ai cittadini e non riusciamo ad infondere fiducia nella politica e nella democrazia vuol dire che abbiamo un problema" - ha detto Loiudice.
Un problema che va affrontato con impegno perché se la gente non vuol dire la propria, la questione riguarda tutti e rende difficile i processi partecipativi e decisionali. Anche perché – ha concluso Loiudice –"se manca il confronto e la partecipazione la responsabilità non può non essere anche della classe politica".
"Riacquistare la fiducia delle persone non è facile, perchè la gente è delusa, rammaricata e distante. Sono tutti disinteressati, soprattutto i giovani" - ha sottolineato Angelo Lapolla, che in questa tornata elettorale era anche tra i candidati per una poltrona in seno al consiglio regionale. "C'è bisogno di una riflessione collettiva per avvicinare le persone alla politica" - ha continuato il consigliere comunale di maggioranza, che poi ha lanciato una proposta: "Chiedo un incontro in cui tutti insieme andiamo ad ascoltare quello che chiedono i giovani per capire perché sono così lontani dalla politica".
Dello stesso tenore l'intervento di Mario Conca, anch'egli candidato alle regionali, che ha sottolineato come ben 22 mila cittadini gravinesi non si sono recati alle urne. Per Conca è evidente che "le persone non credono più che la partecipazione democratica possa influire sul loro benessere, sulla qualità della vita". Secondo il consigliere di opposizione anche l'amministrazione avrebbe potuto contribuire di più diffondere la cultura del voto. "Chi non ha votato ha lasciato che altri decidessero per loro" - ha detto Conca che ha evidenziato come non votare sia sempre un errore.
Un problema su cui la politica dovrà interrogarsi ancora a lungo per arginare questa emorragia di partecipazione democratica.
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