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Salute

Alimentazione: le conseguenze del lockdown

Intervista alla biologa nutrizionista Stefania Paternoster

Con la sovraesposizione digitale, sui social c'è spazio per tutto e per tutti: da chi promette il raggiungimento in breve tempo di un corpo perfetto grazie a soluzioni miracolose, a chi diventa oggetto di scherno, il cosiddetto bodyshaming, perché non risponde a parametri fisici imposti. Pillole brucia grassi, prodotti sostituitivi dei pasti, comfort food. Il mondo dell'alimentazione è costellato da falsi miti e palliativi che nascondono problematiche ben più profonde, da ricercare molto spesso in un rapporto poco sereno con il cibo e con sé stessi. Il bombardamento web, con soluzioni facili e a portata di mano, non aiuta. Stesso dicasi per le pubblicità di merendine, il "cibo spazzatura", delle multinazionali che ammaliano e non fanno che aumentare a dismisura l'introduzione di zuccheri nel corpo, soprattutto dei più giovani.

Un tema affrontato con la biologa nutrizionista Stefania Paternoster.

L'educazione all'alimentazione è un tema molto importante, ci sono campagne di sensibilizzazione da anni nelle scuole contro l'obesità infantile. Come comportarsi in questo particolare periodo?
Nelle varie esperienze di progetto di educazione alimentare, ho costatato l'entusiasmo dei bambini al coinvolgimento delle attività ludico-ricreative degli alimenti. Trasformare la cucina di casa come un laboratorio può diventare un'opportunità per i più piccoli per incuriosirli mettendo le "mani in pasta".

Quanto conta avere una routine alimentare? Non si rischia di essere troppo legati ai numeri e alle calorie?
Nessun numero, nessuna caloria devono partecipare a tavola. Utilizzare le misure casalinghe (un cucchiaio, un mestolo, un bicchiere) come unità di misura dei piatti. Per assicurarci la presenza completa dei macronutrienti essenziali per un pasto equilibrato, bisogna avere un'equa distribuzione di: carboidrati (pane, pasta, riso, patate), proteine (carne, pesce, legumi), grassi (latte, olii, formaggi), vitamine e sali minerali (frutta e verdura). Tutti partecipano al buon funzionamento del nostro corpo, garantendo salute. Per dolci e altre leccornie, l'assunzione è consigliata occasionalmente.

Passare troppo tempo a casa ha portato molti a trovare "conforto" nel cibo. Che strategie attuare per ristabilire un rapporto di amore per il cibo e per sé stessi?
Il lockdown ha messo a disposizione tempo a casa in eccesso rispetto alle abitudini precedenti, può aver portato anche all'assunzione di "cibo-spazzatura" per noia. È un rischio che bisogna prevenire, ad esempio evitando le scorte di merendine e bibite gassate negli scaffali e nel frigorifero. Frutta fresca pulita e tagliata a disposizione e quella secca a portata di mano. Deviare l'attenzione dal cibo coltivando nuove passioni.

I social non aiutano chi ha qualche chilo di troppo o non sta bene con il proprio corpo. C'è un dilagare di vendita online di pillole, gocce e soluzioni dimagrati, prodotti che promettono di essere miracolosi nel raggiungere il corpo perfetto. Quanto è pericoloso affidarsi a chi non ha competenze mediche?
Trovare soluzioni facili è una tentazione che, per indole umana, siamo portati ad avere. Su questa ondata, alcune aziende hanno pensato di creare" intrugli" di indubbio fondamento scientifico sulla loro salubrità ed innocuità. Ecco che alla vendita si approccia abusivamente chi non ha titolo o si nasconde dietro un link. Il business è allettante e spesso sfugge ai controlli più severi. Una corretta alimentazione, associata ad una regolare attività fisica, è l'unico vero binomio di un corpo perfetto. Creare un divertimento e un piacere a questo binomio è la soluzione miracolosa della nostra routine.
Il pericolo di affidarsi a questi annunci è la delusione dell'insuccesso, la perdita economica in soldi e la falsa percezione che solo il digiuno possa portare allo spostamento dell'ago della bilancia. Nulla di più sbagliato. Quando si è consapevoli dell'impossibilità di riuscire nell'intento da soli, è importante affidarsi a professionisti qualificati (medici e biologi, nutrizionisti e dietisti).
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