Eventi
In anteprima nazionale “Uomini di carta”
Due i gravinesi alla regia. Spettacolo tratto ed ispirato da "Il Piccolo Principe" di Saint-Exupery
Gravina - lunedì 3 ottobre 2011
Debutta il 4 ed il 5 ottobre presso il Castello Svevo di Sannicandro di Bari, la nuova produzione teatrale "Uomini di Carta" di Michele Bia - Skéné Produzioni e TeatroScalo, all'interno della stagione "Il Futuro ha un cuore antico".
Si tratta di uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, la Regione Puglia ed il Comune di Sannicandro di Bari, che vede alla regia l'attore gravinese Raffaele Braia e l'attore modugnese Franco Ferrante;scenografo Luca Corriero; disegno luci Roberto Colabufo; direttore di scena Mimmo Cervelli; musica di Giovanni Allevi e Manos Adjdakis.
Tratto da "Il piccolo Principe" di Antoine De Saint – Exupery, racconta la storia di un pilota di aereo che precipita nel deserto e incontra un bambino che gli fa la strana richiesta di disegnargli una pecora. Il pilota non riesce a capire se quella presenza è vera o è una proiezione della sua mente. Fatto sta che lui è un grande bevitore di Cognac e durante l'atterraggio di fortuna ha battuto la testa, quindi niente di più facile che si tratti di allucinazione. Dapprima scocciato da quella presenza, poi progressivamente più accomodante, il pilota compie insieme al bambino un viaggio nella fantasia e riesce a recuperare la straordinaria capacità di vedere oltre il reale e il concreto.
"Il Piccolo principe esiste davvero, o è solo un miraggio? L'aviatore riuscirà a ritrovare la rotta della sua vita?": questi i quesiti che i due registri gravinesi vogliono inculcare negli spettatori.
Si tratta di uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, la Regione Puglia ed il Comune di Sannicandro di Bari, che vede alla regia l'attore gravinese Raffaele Braia e l'attore modugnese Franco Ferrante;scenografo Luca Corriero; disegno luci Roberto Colabufo; direttore di scena Mimmo Cervelli; musica di Giovanni Allevi e Manos Adjdakis.
Tratto da "Il piccolo Principe" di Antoine De Saint – Exupery, racconta la storia di un pilota di aereo che precipita nel deserto e incontra un bambino che gli fa la strana richiesta di disegnargli una pecora. Il pilota non riesce a capire se quella presenza è vera o è una proiezione della sua mente. Fatto sta che lui è un grande bevitore di Cognac e durante l'atterraggio di fortuna ha battuto la testa, quindi niente di più facile che si tratti di allucinazione. Dapprima scocciato da quella presenza, poi progressivamente più accomodante, il pilota compie insieme al bambino un viaggio nella fantasia e riesce a recuperare la straordinaria capacità di vedere oltre il reale e il concreto.
"Il Piccolo principe esiste davvero, o è solo un miraggio? L'aviatore riuscirà a ritrovare la rotta della sua vita?": questi i quesiti che i due registri gravinesi vogliono inculcare negli spettatori.