restauro statua crsito deposto- SS. crocifisso
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Religioni

Chiesa SS. Crocifisso, presentato il restauro del Cristo Deposto

Una serata all’insegna dell’arte, della cultura e della spiritualità

Tre i filoni da seguire per riuscire a descrivere cosa rappresenta l'ultimazione dei lavori di restauro della statua del Cristo Deposto, custodita all'interno della chiesa del SS. Crocifisso. Spiritualità, arte e cultura: sono questi termini il filo conduttore della serata di presentazione dell'opera di restauro avvenuta ieri sera all'interno della parrocchia.

"Una serata di spiritualità e cultura" - come ha ricordato il parroco della chiesa del SS. Crocifisso, Don Giuseppe Loizzo, che ha inteso sottolineare l'aspetto spirituale che ha ogni immagine presente nelle chiese che simboleggia l'importanza di una cultura impregnata dalla fede. "Una cultura che viene dalla storia di chi ha realizzato queste opere e le ha fatte arrivare fino a noi" - ha affermato Don Loizzo, che ha voluto aggiungere "anche l'importanza che hanno per il valore di fede, in quanto volti e immagini sacre davanti alle quali tanta gente si è fermata a pregare". A cui va aggiunto il forte legame per una chiesa che da sempre vive il culto del crocifisso.

Un altro aspetto su cui il parroco si è soffermato è quello artistico: "abbiamo voluto restituire alla comunità parrocchiale e città un'opera d'arte, che ha la sua importanza perché viene dal 1700 e che nel tempo si è deteriorata" - ha detto Don Giuseppe, sottolineando il particolare pregio dell'opera, oggetto in passato di rimaneggi "forse un po' amatoriali", non con le attenzioni che oggi ha il mondo del restauro. Una statua non in legno o in cartapesta, ma realizzata in terracotta, e quindi di grande valore. Infine don Loizzo ha evidenziato l'aspetto culturale: l'attenzione e la crescita della comunità parrocchiale legata al mondo artistico, "al mondo della statuaria che è interno alla parrocchia". Una sensibilità particolare dei parrocchiani che si è tradotta già in altri interventi ed iniziative. Nella circostanza, alla presenza del Vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti che ha richiamato all'impegno per la pace in un momento difficile in cui soffiano i venti di guerra, il sacerdote ha voluto ringraziare l'ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici nella persona del Direttore, Don Nunzio Falcicchio, le famiglie, i privati, i gruppi, le associazioni, la confraternita e la comunità parrocchiale tutta, che hanno reso possibile questo intervento.

Un lavoro certosino, eseguito da Giuseppe Digennaro (che ha illustrato i lavori) e Caterina Guerrieri, che ha richiesto alcuni anni di impegno e attenta lavorazione per riportare all'antico splendore un pezzo raro nel suo genere che adesso tornerà a far bella mostra di sé all'interno della chiesa.
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