
società
Sulle tracce della Via Appia, 1000 km in Irpinia per mappare le strade ideali al cicloturismo
Alcune domande al coordinatore FIAB Puglia e Basilicata Francesco Venezia
Gravina - venerdì 14 novembre 2025
Tre materani e un gravinese Francesco, Angelo, Antonio e Giacomo, quattro amici che uniti, dalla stessa passione si sono cimentati lo scorso agosto, in un cicloviaggio sulle tracce della via Appia.
Il tutto si è svolto nel caratteristico paesaggio dell'Irpinia e alla guida dei cicloturisti, un esperto di lungo corso, Francesco Saverio Venezia, nonché coordinatore di Puglia e Basilicata della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). Abbiamo raggiunto Francesco e gli abbiamo fatto alcune domande.
Buongiorno Francesco, quanto tempo avete dedicato al cicloviaggio e quali luoghi avete attraversato?
Buongiorno Giacomo, siamo partiti da Matera, in bicicletta abbiamo raggiunto la stazione di Bari Centrale dove abbiamo avuto la possibilità di caricare le biciclette sul treno diretto ad Ariano Irpino. Lasciato il treno, il nostro viaggio è proseguito in bicicletta. Abbiamo attraversato diversi paesi della provincia di Benevento e di Avellino. Abbiamo organizzato il nostro viaggio con tappe di 2/3 giorni con base nello stesso paese, potendo così svolgere degli itinerari a margherita, consentendoci di provare le strade migliori da affrontare in bicicletta, naturalmente seguendo le tracce della via Appia. Siamo partiti il 9 agosto, il viaggio è durato oltre 2 settimane.
Francesco, quanti chilometri avete percorso, e soprattutto i paesi che avete attraversato sono stati accessibili ai cicloturisti, perché siete andati in quelle zone?
Nel nostro viaggio abbiamo percorso oltre 1000 chilometri e abbiamo avuto modo di visitare dei caratteristici borghi con dei paesaggi suggestivi, lì il tempo sembra essersi fermato. Per parlare di percorso cicloturistico, infatti, è necessario avere dei servizi, tra cui quelli fondamentali della raggiungibilità con il treno e la possibilità di alloggiare. Purtroppo sia sull'Appia Antica (ma anche sull'Appia Traiana che da Benevento raggiunge la costa pugliese passando per Ordona e Canosa) la situazione è molto deficitaria nell'attraversamento dell'Appennino da Benevento verso Brindisi. Chiaramente il progetto dovrà prevedere la connessione tra le varie Appie e le diverse varianti. Il cicloviaggio aveva appunto lo scopo di testare alcune strutture ricettive e i possibili itinerari consigliati nella zona tra l'Appia Antica e l'Appia Traiana, a cavallo tra la Campania e la Puglia.
Lo scorso anno la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha collaborato ad una serie di attività come l'Appia Week da Roma a Brindisi. Nel 2026 saranno previste altre attività di questo genere?
Noi crediamo in questo progetto, sicuramente la FIAB sarà in prima linea anche per il 2026, infatti le varie associazioni FIAB del Lazio, della Campania e della Puglia hanno partecipato attivamente all'Appia Week e Appia Day negli ultimi anni. A partire dall'Appia Week del 2025 i Coordinamenti FIAB delle varie Regioni definiscono un programma condiviso. Ad Aprile ci sono stati due viaggi itineranti in bicicletta da Roma a Benevento (Coordinamento Lazio e Campania) e lungo l'Appia Traiana da Brindisi a Bari (Coordinamento Puglia e Basilicata).
Gravina è un'importante tappa della via Appia, trovi che possa esserlo anche per i cicloturisti?
Ci auguriamo che si utilizzi il tema "Appia" per sviluppare l'attrattività delle aree interne del Sud, pianificando non solo i percorsi ma anche i servizi, certamente è un lavoro complesso ma solo se si pianifica correttamente, si riescono ad individuare i progetti prioritari che danno un ritorno sul territorio. Per i cicloturisti Gravina avrebbe in tal senso un ruolo fondamentale, in quanto dotata di stazione FAL (Ferrovie Appulo Lucane) con treni che trasportano fino a 6 biciclette, oltre ad essere città crocevia di itinerari: lungo l'Appia Antica (Poggiorsini e Matera), verso l'Appia Nuova (Irsina), dell'Eurovelo 5 che segue l'Appia Antica passando per Gravina, l'Appia Traiana (Poggiorsini-Castel del Monte ciclovia dei siti UNESCO). In questo senso Gravina assume una posizione strategica.
Grazie Francesco, è complimenti per il vostro lavoro.
Interessante conoscere come anche per i cicloturisti di oggi la nostra città risulta, una tappa importante per i viaggi verso il meridione della nostra penisola, Gravina continua ad essere un riferimento nel solco tracciato in tanti anni di storia.
Il tutto si è svolto nel caratteristico paesaggio dell'Irpinia e alla guida dei cicloturisti, un esperto di lungo corso, Francesco Saverio Venezia, nonché coordinatore di Puglia e Basilicata della FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta). Abbiamo raggiunto Francesco e gli abbiamo fatto alcune domande.
Buongiorno Francesco, quanto tempo avete dedicato al cicloviaggio e quali luoghi avete attraversato?
Buongiorno Giacomo, siamo partiti da Matera, in bicicletta abbiamo raggiunto la stazione di Bari Centrale dove abbiamo avuto la possibilità di caricare le biciclette sul treno diretto ad Ariano Irpino. Lasciato il treno, il nostro viaggio è proseguito in bicicletta. Abbiamo attraversato diversi paesi della provincia di Benevento e di Avellino. Abbiamo organizzato il nostro viaggio con tappe di 2/3 giorni con base nello stesso paese, potendo così svolgere degli itinerari a margherita, consentendoci di provare le strade migliori da affrontare in bicicletta, naturalmente seguendo le tracce della via Appia. Siamo partiti il 9 agosto, il viaggio è durato oltre 2 settimane.
Francesco, quanti chilometri avete percorso, e soprattutto i paesi che avete attraversato sono stati accessibili ai cicloturisti, perché siete andati in quelle zone?
Nel nostro viaggio abbiamo percorso oltre 1000 chilometri e abbiamo avuto modo di visitare dei caratteristici borghi con dei paesaggi suggestivi, lì il tempo sembra essersi fermato. Per parlare di percorso cicloturistico, infatti, è necessario avere dei servizi, tra cui quelli fondamentali della raggiungibilità con il treno e la possibilità di alloggiare. Purtroppo sia sull'Appia Antica (ma anche sull'Appia Traiana che da Benevento raggiunge la costa pugliese passando per Ordona e Canosa) la situazione è molto deficitaria nell'attraversamento dell'Appennino da Benevento verso Brindisi. Chiaramente il progetto dovrà prevedere la connessione tra le varie Appie e le diverse varianti. Il cicloviaggio aveva appunto lo scopo di testare alcune strutture ricettive e i possibili itinerari consigliati nella zona tra l'Appia Antica e l'Appia Traiana, a cavallo tra la Campania e la Puglia.
Lo scorso anno la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) ha collaborato ad una serie di attività come l'Appia Week da Roma a Brindisi. Nel 2026 saranno previste altre attività di questo genere?
Noi crediamo in questo progetto, sicuramente la FIAB sarà in prima linea anche per il 2026, infatti le varie associazioni FIAB del Lazio, della Campania e della Puglia hanno partecipato attivamente all'Appia Week e Appia Day negli ultimi anni. A partire dall'Appia Week del 2025 i Coordinamenti FIAB delle varie Regioni definiscono un programma condiviso. Ad Aprile ci sono stati due viaggi itineranti in bicicletta da Roma a Benevento (Coordinamento Lazio e Campania) e lungo l'Appia Traiana da Brindisi a Bari (Coordinamento Puglia e Basilicata).
Gravina è un'importante tappa della via Appia, trovi che possa esserlo anche per i cicloturisti?
Ci auguriamo che si utilizzi il tema "Appia" per sviluppare l'attrattività delle aree interne del Sud, pianificando non solo i percorsi ma anche i servizi, certamente è un lavoro complesso ma solo se si pianifica correttamente, si riescono ad individuare i progetti prioritari che danno un ritorno sul territorio. Per i cicloturisti Gravina avrebbe in tal senso un ruolo fondamentale, in quanto dotata di stazione FAL (Ferrovie Appulo Lucane) con treni che trasportano fino a 6 biciclette, oltre ad essere città crocevia di itinerari: lungo l'Appia Antica (Poggiorsini e Matera), verso l'Appia Nuova (Irsina), dell'Eurovelo 5 che segue l'Appia Antica passando per Gravina, l'Appia Traiana (Poggiorsini-Castel del Monte ciclovia dei siti UNESCO). In questo senso Gravina assume una posizione strategica.
Grazie Francesco, è complimenti per il vostro lavoro.
Interessante conoscere come anche per i cicloturisti di oggi la nostra città risulta, una tappa importante per i viaggi verso il meridione della nostra penisola, Gravina continua ad essere un riferimento nel solco tracciato in tanti anni di storia.








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