Scuola e Università
Notte liceo classico, la scuola racconta la sua “metamorfosi”
Grande partecipazione al "Tarantino". Manifestazione che ha saputo divertire ed emozionare
Gravina - lunedì 20 gennaio 2020
11.00
La metamorfosi declinata in molteplici aspetti. Una bella pagina di cultura e di partecipazione della comunità è andana in scena l'altra sera al liceo statale "Tarantino" per la notte nazionale del liceo Classico.
Una manifestazione che ha visto, contemporaneamente in tutta Italia, 436 licei classici impegnati in eventi e attività di animazione della scuola. Una scuola che si apre al territorio e che mostra ciò che di buono sa fare, ma non solo, una scuola che vuole parlare ai più giovani, spiegando loro l'importanza della cultura più antica.
E dopo il successo di partecipazione da parte di studenti e della cittadinanza si può senza ombra di dubbio dire: missione compiuta. Infatti- spiega Berardo Guglielmi, dirigente scolastico del liceo Tarantino di Gravina.- "due erano gli obiettivi da perseguire con questa iniziativa: da un lato la necessità di far vivere come attuale lo spirito della cultura classica; da l'altro quello più intrinseco alla scuola che riguarda la sperimentazione didattica".
Il Tarantino, infatti, in collaborazione con la facoltà di filosofia dell'Università di Bari sta sperimentando il metodo della didattica ludico- cooperativa. Uno dunque il fine, l'altro invece il mezzo. Obiettivi entrambi andati a segno- infatti, tra i fini dell'iniziativa non si può non sottolineare l'importanza della ricostruzione dal vivo della cultura classica per il recupero del senso della nostra tradizione perché – sottolinea Guglielmi- "noi siamo gli eredi della cultura greca".
E per far ciò si è scelto di intraprendere il cammino dell'attivismo didattico che include anche elementi come la corporeità e l'emozione e che porta ad un apprendimento attraverso l'identificazione. E così nella lunga notte del liceo classico gravinese si è assistito ad un lavoro di cooperazione, confronto e scambio interdisciplinare che ha portato alle rappresentazioni più sparute della civiltà classiche, latina e greca, comparate all'età moderna in nome della metamorfosi, attraverso installazioni d'arte, musica, balli, reinterpretazioni in chiave moderna della storia antica; rivitalizzazione del linguaggio classico comparato a quello delle giovani generazioni; mutamenti ambientali e tematiche ambientali presso i classici; le olimpiadi antiche e quelle moderne: i cambiamenti, le trasformazioni, le metamorfosi appunto che individui, civiltà e territori subiscono e realizzano con il trascorrere del tempo.
"Una ricostruzione creativa del passato- evidenzia il dirigente Guglielmi- perché "è situandosi nel tempo e nello spazio che si può dare un senso al passato e slancio al futuro". Un'enorme mole di lavoro portato a termine dai ragazzi del liceo classico Tarantino, supportati dai propri docenti, che a giudicare dalla passione e dall'impegno proferito, dimostra come il futuro sia in buone mani, con l'auspicio finale da parte di Guglielmi che per loro la metamorfosi significhi "trasformarsi in ciò che veramente sono".
Una manifestazione che ha visto, contemporaneamente in tutta Italia, 436 licei classici impegnati in eventi e attività di animazione della scuola. Una scuola che si apre al territorio e che mostra ciò che di buono sa fare, ma non solo, una scuola che vuole parlare ai più giovani, spiegando loro l'importanza della cultura più antica.
E dopo il successo di partecipazione da parte di studenti e della cittadinanza si può senza ombra di dubbio dire: missione compiuta. Infatti- spiega Berardo Guglielmi, dirigente scolastico del liceo Tarantino di Gravina.- "due erano gli obiettivi da perseguire con questa iniziativa: da un lato la necessità di far vivere come attuale lo spirito della cultura classica; da l'altro quello più intrinseco alla scuola che riguarda la sperimentazione didattica".
Il Tarantino, infatti, in collaborazione con la facoltà di filosofia dell'Università di Bari sta sperimentando il metodo della didattica ludico- cooperativa. Uno dunque il fine, l'altro invece il mezzo. Obiettivi entrambi andati a segno- infatti, tra i fini dell'iniziativa non si può non sottolineare l'importanza della ricostruzione dal vivo della cultura classica per il recupero del senso della nostra tradizione perché – sottolinea Guglielmi- "noi siamo gli eredi della cultura greca".
E per far ciò si è scelto di intraprendere il cammino dell'attivismo didattico che include anche elementi come la corporeità e l'emozione e che porta ad un apprendimento attraverso l'identificazione. E così nella lunga notte del liceo classico gravinese si è assistito ad un lavoro di cooperazione, confronto e scambio interdisciplinare che ha portato alle rappresentazioni più sparute della civiltà classiche, latina e greca, comparate all'età moderna in nome della metamorfosi, attraverso installazioni d'arte, musica, balli, reinterpretazioni in chiave moderna della storia antica; rivitalizzazione del linguaggio classico comparato a quello delle giovani generazioni; mutamenti ambientali e tematiche ambientali presso i classici; le olimpiadi antiche e quelle moderne: i cambiamenti, le trasformazioni, le metamorfosi appunto che individui, civiltà e territori subiscono e realizzano con il trascorrere del tempo.
"Una ricostruzione creativa del passato- evidenzia il dirigente Guglielmi- perché "è situandosi nel tempo e nello spazio che si può dare un senso al passato e slancio al futuro". Un'enorme mole di lavoro portato a termine dai ragazzi del liceo classico Tarantino, supportati dai propri docenti, che a giudicare dalla passione e dall'impegno proferito, dimostra come il futuro sia in buone mani, con l'auspicio finale da parte di Guglielmi che per loro la metamorfosi significhi "trasformarsi in ciò che veramente sono".