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La città

In Comune arrivano i nuovi dirigenti

Cinque gli aspiranti per i tre posti disponibili

Quattro candidati e mezzo per tre posti di dirigente a tempo indeterminato.
Paradossale, a tratti assurdo, per un Meridione in cui, solitamente, ai concorsi per infermiere, o per un posto da vigile urbano o da netturbino, si presentano a migliaia. A Gravina, invece, per ricoprire gli incarichi apicali della macchina burocratica comunale, si sono presentati in cinque, anche se la domanda di uno degli aspiranti dirigenti è stata ammessa con riserva. E dei quattro e mezzo rimasti in corsa, in realtà due hanno già la nomina in tasca, o quasi. Naturalmente, nel pieno rispetto della legge.

A spiegare quello che sembra avere i contorni di un mistero buffo, le procedure seguite da Palazzo di città, secondo un iter avviato lo scorso agosto dall'allora sindaco Giovanni Divella e poi proseguito, ed in parte modificato, dall'attuale commissario prefettizio Ciro Trotta. Punto di partenza, gli incarichi dirigenziali: la facoltà di conferimento di essi a professionisti esterni all'ente viene ridotta e praticamente annullata dalle continue modifiche normative. Giocoforza, il Municipio si convince della necessità di procedere ad assunzioni. Divella vorrebbe prendere quattro dirigenti. Quando al suo posto arriva il Prefetto Trotta, i quattro diventano tre. Da selezionare con un bando pubblico aperto non alla massa di laureati e professionisti che affollano Gravina e l'Italia, bensì riservato a personale già alle dipendenze di altro ente statale ed in possesso dei requisiti richiesti. Così, alla fine, quando scadono i termini per la presentazione delle domande, si tirano le fila. E si fanno i conti. Non servono le calcolatrici, e neppure il pallottoliere. Bastano, e avanzano, le dita di una mano: per l'area finanziaria arriva (e viene accettata) la sola richiesta di Antonio Preite, dottore in scienze economiche e bancarie, in servizio presso il Comune di Rieti. Identico il copione per l'area tecnica, per la quale presenta istanza l'ingegner Michele Stasi, in servizio al Comune di Ruvo di Puglia. I due, salvo imprevisti e vista l'assenza di concorrenza, dovrebbero aggiudicarsi il posto in palio ed ottenere il trasferimento dalle loro sedi al Comune di Gravina.

Appena un filino più complessa, invece, la partita che si giocherà per la poltrona di dirigente dell'area a amministrativa: le domande pervenute rispondono ai nomi di Gerardo Gallicchio (laureato in scienze politiche, in forza al ministero degli interni), Savino Caputo (dottore in giurisprudenza, dipendente con mansioni dirigenziali di un istituto scolastico gravinese) Maria Antonietta Musco (anch'ella con laurea in giurisprudenza ed alle dipendenze del ministero degli interni). Ma mentre le istanze di Musco e Gallicchio sono state accolte senza obiezione alcuna, Caputo è stato ammesso con riserva "perché l'incarico attualmente ricoperto", si legge nella determina a firma dell'unico dirigente oggi operativo in Comune, il segretario generale con pieni poteri Carlo Casalino, "non avrebbe natura dirigenziale".
Se ne riparlerà nei prossimi giorni. Al termine delle selezioni in coda alle quali si conoscerà, ufficialmente, i nomi dei nuovi dirigenti del Comune di Gravina in Puglia. Tre, da scegliere tra quattro candidati e mezzo.

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