dissesto idrogeologico
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Territorio

Vertice sul rischio idrogeologico

Donatiello: “Gravina ce la fa ma alcune zone sono a rischio”.

Un vertice, organizzato dalla Prefettura di Bari unitamente alla Protezione Civile della Regione Puglia, per discutere con i comuni dell' entourage barese, modalità e progetti di prevenzione e di intervento in materia di rischio idrogeologico.

Il primo dei tre incontri, gli altri due sono previsti per il 28 ottobre a Noci e il 29 a Bari, si è tenuto ieri ad Altamura. Presenti oltre ad alcuni comuni della provincia di Bari, il dirigente della Protezione Civile Puglia, Luca Limongelli e, il coordinatore dell'evento, Mario Volpe, vice prefetto e responsabile del settore Protezione Civile che ha sottolineato l'importanza della segnalazione da parte dei comuni, delle proprie zone critiche. Presente anche il comandante Giuseppe Donatiello, responsabile del C.o.c (Centro operativo comunale) di Gravina.

Sono proprio i comuni ad essere chiamati in causa, ma i progetti e la buona volontà cozzano molto spesso con la mancanza di fondi o, si imbrigliano nella rete della burocrazia. "In linea di massima possiamo fronteggiare fino ad un certo limite un'emergenza" spiega Donatiello circa la situazione gravinese, "Gravina ha mezzi propri per fronteggiare eventuali nubifragi fino ad un certo punto, in caso di necessità maggiori facciamo riferimento alla regione Puglia".

Rimarcando sulla necessità di creare delle opere idrauliche che aiutino a controllare catastrofi idrogeologiche, ha aggiunto: "intanto non può bastare una semplice pioggia a devastare il territorio o a creare disastri, ma questo avviene perchè non ci sono le opere idrauliche che raccolgano le acque piovane e che le irreggimentino" e continua, "in assenza di queste opere l'acqua va a briglie sciolte, noi abbiamo delle zone, come la quella artigianale, che non ha rete idraulica e l'acqua scende fino al ponte sottovia che puntualmente si allaga".

Ad un certo punto, il comandante chiama anche in causa anche le istituzioni regionali che non intervengono con opere di manutenzione: " Ci sono i canali della bonifica, la cui manutenzione, ad opera del consorzio Terre d' Apulia, non viene fatta da 25 anni, in questi canali sono nati degli arbusti alti una decina di metri che in caso di piogge non fanno altro che bloccare il deflusso delle acque e quando sono abbondanti si trascinano, come è accaduto a noi, sulla via per il bosco, dove è caduto il ponte che da 4 anni è ancora lì" . Donatiello inoltre racconta: " Ho chiamato in causa il consorzio Terre d' Apulia nella persona dell'ingegner Marinelli che candidamente ha ammesso di aver fatto un piano di 93 milioni di euro per la Puglia ma non c'è un centesimo per metterlo in atto".

Ed ha aggiunto: "Ci vuole una revisione di tutta la rete fognaria, ogni volta che piove saltano i tombini in alcune zone del paese. Gli scarichi aumentano, la città si allarga e inoltre dei canali naturali sono stati ostruiti da recinzioni".

Donatiello in chiusura lancia un allarme: "C'è una frana in via Deledda a ridosso dell'istituto tecnico commerciale, tutta quella fascia che in pratica sta franando e non so cosa succederà prima o poi in quella zona". Il piano di intervento è pronto, ma ad ostacolarlo sarebbero i cittadini che non vorrebbero concedere gli espropri: "C'è un progetto esecutivo che a causa delle pastoie burocratiche non va avanti, bisogna procedere con degli espropri, i proprietari si oppongono ma intanto lì c'è un pericolo gravissimo".
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