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La città

Santomasi promette la piscina ma i nodi con l'azienda restano tutti da sciogliere

Dubbi sulla convenzione sottoscritta nel 2010

Si torna a parlare di piscina comunale, complice probabilmente, l'ondata di entusiasmo per l'imminente partenza dei lavori della nuova piazza di via Genova.

E' proprio in apertura della cerimonia di posa della prima pietra del mercato, che l'assessore ai lavori pubblici, Francesco Santomasi ha ribadito l'impegno dell'amministrazione comunale per la realizzazione della nuova piscina, presso la zona artigianale di Gravina nel pressi del Centro servizi.

"Tutta l'amministrazione Valente - ha spiegato il responsabile ai lavori pubblici - ha voluto questa piazza e tante altre opere pubbliche che adesso ci accingiamo a restituire al paese, ecco i tre progetti della riqualificazione ambientale, la piscina che a breve vogliamo portare a Gravina e il rifacimento dello stadio" e passando il testimone al sindaco, Alesio Valente conclude "faremo tutto questo, al più presto". Ed è proprio il primo cittadino a commentare: "La piscina è tra le opere già appaltate, speriamo che la ditta riesca a risolvere i problemi e a partire in breve tempo con i lavori".

I problemi della ditta, l'Ati Società Sportiva Dilettantistica DP Swimming s.r.l. , riguardano le condizioni legate alla fideiussione bancaria a carico del Comune, che ammonterebbe a 3.250.000 euro (pari a circa il 70% dell'intero investimento) così come sancito dalla convenzione sottoscritta, nel 2010, tra la suddetta Ati e l'amministrazione guidata da Giovanni Divella.

Un impegno di spesa che, ad oggi, imbriglierebbe le casse di Palazzo di Città poichè, "l'importo ridurrebbe notevolmente, sino ad azzerarla, l'ulteriore capacità di indebitamento del Comune, compromettendo irrimediabilmente la possibilità di nuovi investimenti per il futuro", si leggeva in una delibera di giunta risalente al luglio del 2012.
L'ultimo capitolo della saga risale allo scorso ottobre, quando Valente, proprio a GravinaLife ha spiegato: "L'impresa sta valutando se ci sono ancora le condizioni di poter realizzare l'immobile così come era stato progettato nel 2006 o se non sia il caso di ridimensionare il progetto. Intanto l'amministrazione sta invitando l'azienda ad iniziare i lavori. Stiamo aspettando comunicazioni".

In attesa di comunicazioni, dunque, la speranza si riaccende, augurandosi che la piscina non resti solo un pantano.
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