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Pasqua e Fiera, il bilancio dei "pacchetti turistici"

Il primo esperimento del consorzio "Gravina in Murgia"

Una idea semplice e vincente: mettere insieme dei pacchetti turistici, individuando alcune delle ricchezze del patrimonio culturale gravinese da proporre ai turisti che hanno invaso la città di Gravina nelle festività pasquali ed in concomitanza con la Fiera San Giorgio.

Il tutto attraverso una rete tra i soggetti che si occupano di turismo nella città. La proposta "ipogei e i suoi tesori", messa a punto dal consorzio Gravina in Murgia includeva visite a San Michele delle grotte, alla cripta san Vito Vecchio, alla chiesa di Santa Sofia, al bastione medioevale, alla chiesa rupestre Santa Maria degli Angeli e al ponte Viadotto Acquedotto al prezzo di 10 euro.

Con la possibilità per i gruppi di turisti provenienti da diverse località della penisola e anche dall'estero, che numerosi hanno aderito all'iniziativa, di poter anche usufruire di un momento di ristorazione con prodotti tipici locali.

Obiettivo raggiunto, a giudicare dai numeri. Dal giorno di Pasqua fino al 30 aprile complessivamente sono state registrate circa 1500 presenze, di varia nazionalità: Italiani di quasi tutte le regioni, inglesi, spagnoli, francesi, svizzeri, brasiliani e persino due pakistani -fanno sapere dal consorzio, sottolineando come anche i circa 130 B&B, presenti sul territorio, hanno registrato il pienone.

"Un successo- sottolinea Michele Laddaga, presidente del consorzio Gravina in Murgia- ottenuto grazie al grande lavoro di squadra tra Iat e Consorzio, alla dedizione delle ragazze, delle guide e dei volontari che giornalmente presidiato gli uffici e le varie attività. Non abbiamo grandi mezzi ne enormi risorse, ma giornalmente ci adoperiamo per rendere fruibile ed accogliente il nostro ricchissimo patrimonio. Bisogna crederci".

Dimostrazione che fare sistema attorno all'offerta turistica può essere appagante. "Appunto per questo ritengo opportuno riportare quanto detto nell'incontro avuto, giorni orsono, con gli operatori turistici di Gravina: non è più tempo di personalismi, accantoniamo gli interessi individuali e pensiamo al plurale. Certo Matera 2019 ci sta dando una mano e appunto per questo dobbiamo costruire qualcosa che ci porti oltre il 2019 e renda Gravina centro di interesse"- conclude Laddaga.
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