mercato settimanale 2
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Territorio

Il mercato in zona Pip non s’ha da fare

I commercianti ambulanti disposti a pagare per l’area fiera.

Le associazioni di categoria dei commercianti ambulanti delle province di Bari e Bat uniscono le forze contro la decisione di trasferire il mercato comunale sulla zona Pip. E il vertice avuto con l'amministrazione nei giorni scorsi, fanno sapere ora, ha registrato un nulla di fatto, su una questione molto sentita anche dai cittadini.

"La zona degli insediamenti produttivi artigianali - dicono Fiva, Confcommerci, Unimpresa Bat, Anva, Confesercenti, Acab, Federcommercio, Batcommercio 2010/Cna - risulterebbe inadatta sia per ragioni urbanistiche che per condizioni ambientali: come affermato dai responsabili della pubblica amministrazione gravinese, non riuscirebbe a contenere tutti gli operatori del mercato concessionari di posteggio e già solo questo impedimento sarebbe motivo di scarto dell'ipotesi Pip".

Da Palazzo di città a fare da controcanto, nei mesi scorsi, era stato Nicola Lagreca, assessore al bilancio, il quale aveva assicurato proprio a GravinaLife: "I bus navetta partiranno con una frequenza notevole e a spese del comune, accompagneranno i cittadini dalla città alla zona mercato e viceversa". A proposito della gettonata area fiera l'assessore aveva invece spiegato che per gli interventi di cui necessita la zona retrostante la struttura fieristica era stato già chiesto uno specifico finanziamento. A quest'ultima affermazione le associazioni di categoria ribattono ora proponendo di accollarsi le spese per la pavimentazione e la realizzazione di strutture adatte: "Noi tutte, unite in un'associazione temporanea di scopo, siamo pronte ad effettuare quei lavori il cui importo si aggirerebbe intorno ai 600.000 euro". Cifra recuperata "dai versamenti della tassa di occupazione suolo pubblico pagata dai 320 operatori concessionari di posteggio in soli sei anni con il vantaggio per gli operatori di pagare comunque una somma per la occupazione di suolo pubblico di gran lunga inferiore alla media". E nell'attesa che i lavori vengano realizzati, si insiste comunque sulla necessità di apportare delle migliorie, soprattutto igienico-sanitarie, alla zona interessata.

Alea iacta est, almeno per quanto riguarda i venditori. E il Comune, starà a guardare o dichiarerà guerra?
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