Gravina in Puglia
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Territorio

Il codice del paesaggio, un'opportunità per il territorio

Dal convegno dell'Unesco prende forma la proposta per il territorio murgiano

Dalle celebrazioni per i 20 anni di Matera nel patrimonio Unesco, la proposta di tracciare un codice paesaggistico delle caverne, spiana la strada alla candidatura di Gravina che, in un unicum con Matera, vuole realizzare un percorso che valorizzi il territorio murgiano.

All'appuntamento della prima giornata, lo spazio per gli interventi istituzionali ha aperto la strada all'idea dell'assessore alla cultura del comune di Gravina ed ex sottosegretaria, Laura Marchetti, che assieme al sindaco del centro pugliese, Alesio Valente ed al suo omologo materano, Salvatore Adduce, ha proposto il riconoscimento dello spazio che va tra il territorio gravinese e quello materano quale possibile Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Un territorio fatto proprio di caverne, dei primi spazi utilizzati dall'uomo per potersi riparare dagli agenti atmosferici, luoghi dove è nata la comunità, ma soprattutto i primi luoghi modificati direttamente dall'opera dell'uomo stesso.

L'idea, davanti ad una platea di ascoltatori internazionali, esponenti e studiosi dell'Unesco provenienti da tutto il mondo, l'ha resa alla perfezione proprio l'assessore Laura Marchetti. "L'idea di parlare di codice delle caverne è intelligentissima - spiega rispolverando la sua statura da antropologa - Perchè il rapporto dell'uomo con le caverne è identitario, come è identitario il nostro rapporto con i prodotti tipici della nostra terra. La caverna è un prodotto tipico dell'area Mediterranea, è stato la prima abitazione, ma anche e soprattutto il primo Tempio per gli abitanti delle nostre terre, ricollegando l'uomo con l'aspetto religioso, fondamentale nella vita quotidiana. Era proprio intorno alle caverne che si realizzava una comunità".

Ecco perchè appare giustificata la volontà di renderle patrimonio Unesco. "Quello che noi vogliamo è condividere la bellezza del lavoro dell'uomo, della prima manualità intorno ad un luogo che creava aggregazione, e quello che il territorio tra Gravina e Matera rende alla perfezione è proprio questo senso di appartenenza. E' questi luoghi andrebbero recuperati e valorizzati".

Un'idea condivisa da Alesio Valente, sindaco di Gravina. "Noi vorremmo riaccendere il faro su questi luoghi fondamentali del percorso di crescita dell'uomo, e che caratterizzano tantissimi il paesaggio tra Gravina e Matera. L'appuntamento del convegno Unesco è una grandissima vetrina, non solo per Matera città, ma anche per il nuovo sito che, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Umanità, porterebbe benefici ad entrambe le realtà".

La finalità è quella di farsi riconoscere a livello mondiale. "Il riconoscimento Unesco è importante - continua Valente - perchè può essere la vetrina giusta per lanciare un territorio bellissimo, che non solo noi riconosciamo come tale, ma che sta li silente, quasi muto ad aspettare di essere vissuto nuovamente". I tempi per ottenere il riconsocimento? "Se siamo bravi, entro un anno e mezzo possiamo entrare nella Tentative list che il Ministero consegna all'Unesco per il riconoscimento - riprende il primo cittadino di Gravina - poi servirà un altro anno e mezzo dalla Comunità Unesco, che dovrà fare le dovute valutazioni e passaggi burocratici".

L'apporto della città dei Sassi, in questo processo, è fondamentale "perchè l'idea è quella di mettere insieme le peculiarità dei due territori - conclude Alesio Valente - creare dei doppioni, infatti, sarebbe inutile e controproducente, mentre insieme si potrebbe creare un grande sito che abbia valenza internazionale".

Tra gli interventi inerente l'importanza del territorio, legato alla bellezza paesaggistica ed al richiamo che, da Matera, si fa all'Unesco nella valutazione delle bellezze da insignire quali Patrimonio dell'Umanità, significativi anche gli interventi del sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini e dell'assessore al turismo del Molise, Domenico Di Nunzio. Entrambi, oltre a confermare agli assessori materani presenti, Ina Macaione e Alberto Giordano, l'importanza e la bellezza di Matera, hanno tenuto a sottolineare il proprio apporto alla candidatura della città a Capitale Europea della Cultura per il 2019. "Colpevolmente non ci ero mai stato - ammette Bartolini - ma ne sono rimasto entusiasmato", mentre l'assessore molisano aggiunge: "Una città così straordinaria può aiutarci a sottolineare come il sud abbia delle peculiarità che non vanno sottovalutate, ma ampiamente valorizzate, è anche per questo che sono dalla parte di Matera2019".
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