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Territorio

Gestione rifiuti: pronto l'affidamento ad una società barese?

Gli ambientalisti attaccano e chiedono un incontro al sindaco di Gravina

"Perchè il futuro dell'aro Ba4 è nero, se non è a rifiuti zero".

Ne sono convinti gli attivisti dei comitati e delle associazioni ambientaliste che operano nei comuni appartenenti all'ARO BA4.
Per questo hanno chiesto un incontro urgente con il sindaco di Gravina, Alesio Valente, in qualità di presidente dell'aro "al fine di poter dare il nostro contributo verso una politica a Rifiuti zero".
La legge di iniziativa popolare condivisa dalle associazioni firmatarie del documento (Il Grillaio, Comitato RIFIUTI ZERO Altamura, Legambiente Santeramo, G.A.S. "Chiacchiereffrutt" Altamura, Circolo delle Formiche Altamura, Comitato AcquaBeneComune Altamura, Comitato Altamura 5 Stelle, Associazione Santeramo in Movimento e Movimento cittadino Aria Fresca Altamura) promuove una politica per la gestione dei rifiuti capace di salvaguardare la salute umana e l'ambiente attraverso campagne finalizzate alla riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati che confluiscono nelle discariche, riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000, la raccolta dei rifiuti porta a porta e una continua e trasparente informazione dei cittadini sulle questioni legate allo smaltimento dei rifiuti oltre al loro coinvolgimento nei processi decisionali e nei meccanismi di controllo per la gestione del ciclo dei rifiuti.

"Da notizie informali - scrivono gli attivisti guidati dal movimento Il Grillaio - sembrerebbe che l'ARO BA4 stia per giungere alla redazione di un documento che costituirebbe la base di partenza per la gestione dei rifiuti per i prossimi anni. Dai mezzi di informazione sembra emergere altresì la valutazione della possibilità di un affidamento in house ad una società (AMIU BARI S.p.A. ex municipalizzata del Comune di Bari) previa acquisizione di quote sociali, evitando così la messa a gara del servizio con un bando pubblico".
"Consideriamo grave che tutto questo accada senza il dovuto coinvolgimento di chi subirà (forse godrà), ma sicuramente pagherà per il servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti (TARES o quella che sarà la prossima denominazione). E' risaputo- si legge ancora nella nota- che il tema della gestione dei rifiuti è un terreno "molto scivoloso" su cui si innestano, in modo drammatico, questioni che vanno dalla devastazione di interi territori, al biocidio, passando per l'annientamento del diritto alla salute e gli enormi affari delle ecomafie".

Poiché "riteniamo che il coinvolgimento dei comitati di cittadini sia condizione indispensabile, certo non sufficiente" gli attivisti chiedono di poter "presenziare i lavori della prossima assemblea dell'ARO".

In attesa di una risposta da parte del sindaco di Gravina, tutte le associazioni si sono impegnate a chiedere nei rispettivi paesi di riferimento, la convocazione di consigli comunali monotematici per discutere in una pubblica assise della questione, favorendo il dibattito e l'informazione su un tema di estrema importanza per tutto il territorio.
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