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Politica

Elezioni regionali i commenti dei protagonisti

Il Pd tiene ma l’indipendente Mastropietro chiede spiegazioni. Mario Conca eletto in consiglio

Il giorno dopo lo spoglio per le elezioni regionali Gravina sorride. Oltre ogni pronostico e oltre la diffidenza, Gravina può vantare il suo consigliere regionale : Mario Conca, il più attivo tra i Cinque stelle cittadini che ha guadagnato il seggio regionale con 4.136 preferenze risultando il più suffragato tra i Pentastellati in Provincia così come in città con 2495 preferenze ottenute solo a Gravina.

"Un risultato su cui avevo riposto fiducia ma non certezza" commenta pochi minuti dopo la pubblicazione dei risultati definitivi il grillino che ha guidato il Movimento Cinque stelle di Gravina. Conca tuttavia non nasconde la preoccupazione per il risultato sull'astensionismo: "Se il 50% dei cittadini decide di non votare ritengo che ci sia parecchio di cui preoccuparsi – commenta il neo consigliere – E' come trovare i ladri in casa e decidere di non denunciare. Penso che ci sia molto da lavorare" conclude forte del suo nuovo ruolo istituzionale ma soprattutto consapevole che il Movimento cinque stelle ora può rivendicare un ruolo di primo piano nella vita amministrativa.
"Indipendente dal risultato personale credo che il dato del Movimento Cinque stelle la dice lunga sul lavoro sin qui fatto da tutto il gruppo. Il nostro è un voto dato sulla fiducia, un voto magari di protesta espresso da chi vuole prendere le distanze da determinate logiche di partito. Per questo un motivo in più per riflettere sul dato dell'astensionismo che è davvero preoccupante" conclude il neo consigliere.
Riflessione condivisa anche da Rosa Fiore concorde sul fatto che il voto espresso per il Movimento di Grillo sia un voto di protesta "una dimostrazione che gli elettori vogliono prendere le distanze dalla politica tradizionale".
"Tuttavia credo che la gente dovrebbe capire che alla politica dei partiti si contrappone la politica del fare e dell'impegno per le comunità" ribadisce Rosa Fiore che può vantare un totale di 2584 voti di cui 1000 a Gravina.
Ma la candidata di "Noi a Sinistra" pone l'accento sulla diffidenza dimostrata da parte dell'elettorato nei confronti delle candidate: "Un consiglio regionale ancora tutto maschile con solo due donne la dice lunga sulla percezione che hanno gli elettori delle donne in politica e soprattutto sul ruolo che le donne si sono ritagliate in politica". "Per questo – conclude – è ora di mettersi a lavoro indipendentemente dal risultato elettorale continuando a stare tra la gente per far capire che la buona politica non appartiene al passato ma è ancora molto presente su questo territorio".

Chi invece avrebbe molto da gioire ma anche tanto da dire è Domato Mastropietro, il candidato indipendente del Partito Democratico che ha portato a casa 1431 voti . "Un risultato importante soprattutto perché il frutto di una campagna elettorale condotta porta a porta. Abbiamo investito poche risorse finanziarie, piuttosto abbiamo preferito presentare un programma agli elettori parlando delle nostre esigenze e dei nostri progetti".
Un campagna elettorale solitaria da parte del candidato che conferma: "la mia candidatura è stata decisa direttamente con Michele Emiliano quindi non mi aspettavo un supporto da parte del gruppo locale del Pd anche se devo rilevare che è mancato l'orgoglio gravinese, da parte di un po' di tutti, per sostenere un candidato del territorio, una persona che conosce il territorio e le sue esigenze".
"Per questo – promette Mastropietro – mi auguro di poter fare nei prossimo giorno l'analisi del voto con i big del centro sinistra"

Chi invece gioisce senza se e senza ma è Giovanni Giannini l'ex assessore ai trasporti della giunta Vendola che a Gravina ha trovato diversi sostenitori tra i big della politica locale. " A Gravina sono più che grato per la fiducia che mi è stata accordata, un motivo in più per continuare il lavoro già avviato come assessore ai trasporti a cominciare dal raddoppio della statale 96 sino al ripristino della tratta ferroviaria tra Gioia e Spinazzola al fine di accorciare le distanze tra la costa barese e l'entroterra murgiano".
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