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Direttiva Bolkestein: rinviata al 2020 la sua attuazione

Dopo anni di lotte, il primo risultato è stato raggiunto

Partiamo dall'emendamento approvato in Commissione Bilancio Camera che rinvia al 2020 l'attuazione della Direttiva Bolkestein. Un rinvio che ha generato un effetto domino sia tra le Associazioni di Categoria che tra le Istituzioni.

La prima ad esprimere soddisfazione per questo rinvio, sì annunciato ma solo ora reso reale e che fa quindi tirare a tutti un sospiro di sollievo, arriva dal presidente Anci Nazionale Antonio Decaro ed a ruota da presidente Anci Puglia Domenico Vitto, che si appropriano di un risultato importante, voluto fortemente dall'Anci. "Sono tante – così dichiara Domenico Vitto - le difficoltà applicative della Bolkestein ed il recepimento della norma europea che regola il mercato dei servizi, presenta evidenti criticità e ripercussioni per il settore del commercio ambulante interessando oltre duecentomila imprese, ma implica anche difficoltà operative per i Comuni su cui gravano le incombenze procedurali".

Ma anche "Unimpresa" e "Casambulanti Italia" non restano certo con le mani in mano e non le manda certo a dire: "Direttiva Bolkestein: i centonovantaseimila ambulanti italiani esultano così come esultano i ventimila Operatori pugliesi titolari di concessioni su aree pubbliche. Si esulta per il risultato faticosamente ottenuto dopo lunghissime ore di attesa. Proroga al 2020, Stop ai Bandi. Questi i punti principali derivanti dall'approvazione dell'emendamento in Commissione Bilancio della Camera, presieduta dal pugliese Francesco Boccia, alla legge di Stabilità. Dopo la mobilitazione generale posta in essere dalle Associazioni Indipendenti Italiane degli Ambulanti, il provvedimento era molto atteso ed è giunto ridando speranza agli Ambulanti italiani che hanno seriamente rischiato di restare senza autorizzazioni e vedere messa a gara la propria postazione occupata legittimamente in virtù dell'acquisizione di aziende e rami d'aziende. Un colpo enorme è stato dunque dato a coloro che, invece, sostenevano posizioni completamente opposte e a svantaggio dell'intera Categoria mal rappresentata, volendo agire con espropri coatti, limitando la durata e la validità delle concessioni in essere a soli 7 o 12 anni massimo". Grande la soddisfazione da parte di Savino Montaruli, Presidente UNIBAT, e dal Presidente dell'altra Associazione Indipendente degli Ambulanti Italiani, CASAMBULANTI Italia, signor Donato Gala. In definitiva ora i comuni stopperanno tutte le procedure in corso e ne inibiranno tutte le nuove, congelando qualunque provvedimento.

È importante ricordare che ad essere interessate sono circa 200.000 piccole e medie imprese, con oltre 400.000 posti di lavoro, di cui ben 20.000 pugliesi.
La direttiva Bolkestein prevede la semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche per esercitare temporaneamente un'attività commerciale dentro uno dei paesi comunitari. Ciò comporta che i commercianti italiani, dotati di regolari licenze già acquistate in passato e con rinnovo automatico, debbano partecipare ai nuovi bandi per ottenerne il rinnovo. Le graduatorie, però, non terranno più conto né dell'anzianità né della professionalità e comporteranno che, per alcuni periodi, molti ambulanti saranno costretti a rimanere fermi e quindi senza lavoro. Infine, vengono spalancate le porte alle grandi società che complicherebbero ulteriormente la partecipazione ai bandi dei singoli soggetti.

Ultime voci aggiunte al coro sono quelle di Ivan Della Valle, parlamentare M5S da sempre in prima linea in difesa del commercio ambulante italiano: "Incompetente mi dissero dai banchi del PD, bocciando in un attimo la proposta. Quella non fu la fine ma l'inizio di un percorso tra assemblee in tutta Italia, cominciato grazie agli amici del GOIA che mi hanno supportato in questa lunga battaglia. Ogni assemblea diventava, giorno dopo giorno, sempre più affollata e mano a mano cominciarono ad aggregarsi nuove associazioni di categoria", e del deputato pugliese sempre pentastellato Giuseppe L'Abbate: "Ci sono voluti ben 5 anni di lotte dentro e fuori il Parlamento ma quantomeno il primo risultato è stato raggiunto. L'obiettivo rimane quello di estromettere totalmente gli ambulanti dalla Bolkestein: solo in Italia, infatti, la Direttiva Ue sulla libera circolazione dei servizi coinvolge il settore del commercio nelle aree pubbliche. Un errore datato 2010".
  • Direttiva Bolkestein
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