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La città

Dichierazioni dell'avvocato Marchetti in merito alla notizia del 17 aprile

L'avvocato descrive una nuova versione dei fatti

In nome e per conto della mia assistita, e con riferimento all'articolo giornalistico pubblicato dalla vs redazione, in data 17/04 u.s., ed avente ad oggetto una presunta rissa tra famigliari avvenuta presso i locali dell'ufficio tecnico significo quanto segue: urge una smentita della redazione in quanto i fatti narrati non rispondono al reale accadimento. Mi spiace di quanto pubblicato, perché ritengo che il compito di una redazione giornalistica sia quello di informare i cittadini su quello che avviene. Non deve essere complice di chi vuole dare una visione distorta della realtà dei fatti, magari a proprio vantaggio. Le notizie prima di essere divulgate devono essere attentamente vagliate proprio al fine di evitare che accada ciò che si è verificato.

Fatto questo breve preambolo, veniamo all'increscioso episodio che ha visto protagonista una cittadina gravinese: il 17/04 u.s. la cittadina si recava presso il palazzo di città per esercitare un suo diritto legittimo, ossia quello di verificare il percorso di una pratica presso l'ufficio tecnico. Il dipendente comunale addetto al disbrigo della pratica in questione, ha commesso la leggerezza di ricevere la cittadina in presenza di un altro cittadino-spettatore, già presente nella sua stanza, e allontanatasi la signora ha mostrato la pratica in questione allo spettatore (ignaro, voglio sperare, che tra i due non corresse buon sangue).

La cittadina in questione accortasi di quello che stava avvenendo nella stanza del dipendente, ha chiesto spiegazioni del perché la sua pratica venisse mostrata ad un'altra persona, e il dipendente invece di chiedere semplicemente scusa (così la cosa si sarebbe risolta) ha aggredito verbalmente la cittadina ritenendo che quello che stava facendo era lecito e legittimo che tutto quello che accade in quell'ufficio è pubblico. Ha letteralmente cacciato la signora dal Comune dicendogli che non aveva nessun diritto di stare lì. La signora, sentendosi aggredita, si è sentita male, ha dovuto richiedere l'intervento del 118, che è giunto al palazzo di città per soccorrere la cittadina, che ha trasportato al Pronto Soccorso del Perinei. Il 118 non ha soccorso il dipendente pubblico, il quale non ha sedato nessuna lite tra parenti, che non c'è mai stata.
Questo è quanto accaduto, che non ha nulla a che vedere con quanto da Voi pubblicato.

Tanto dovevo.
Avv. Rosamaria MARCHETTI
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