Monumento ad Arcangelo Scacchi
Monumento ad Arcangelo Scacchi
La città

"Diamo lustro allo scienziato gravinese Arcangelo Scacchi"

Un gruppo di cittadini chiede al Comune di poter ripulire targa e statua

Un gruppo di privati cittadini innamorati della propria città, della storia che l'accompagna e dei personaggi che ne hanno dato in passato lustro e fama mondale. Si spiega così l'iniziativa di un manipolo di mecenati, che intendono restituire l'antico splendore alla lapide commemorativa ed al monumento dedicato ad Arcangelo Scacchi.

Ma cosa ha spinto questi cittadini a chieder di poter effettuare degli interventi sulla targa e sul monumento dedicato allo scienziato gravinese?

"Il senso civico e dell'appartenenza alla storia della propria città, alle radici storiche che essa incarna, rappresenta e ha prodotto negli anni, anche, attraverso i suoi figli più illustri"- questa la risposta di Mario Ardito, Giacomo D'Alonzo, Giacomo Digioia, Giovanni Dipalma, Tommaso Lobaccaro, Giuseppe Massari, Michele Paternoster, che hanno inoltrato una richiesta al sindaco di Gravina, Alesio Valente, nella quale chiedono di poter effettuare dei lavori di ripulitura delle due opere ubicate nella centralissima piazza dedicata all'illustre gravinese.

La decisione di effettuare degli interventi conservativi e non invasivi dei due manufatti è giunta "dopo aver constatato il degrado in cui versano la lapide rievocativa della nascita, a Gravina in Puglia, dello scienziato, cristallografo e pietra miliare della cultura mineralogica Arcangelo Scacchi, avvenuta l'8 febbraio 1810, posta sul muro del palazzo prospiciente l'omonima piazza e il monumento, realizzato dallo scultore barese Gaetano Stella nel 1937, ubicato nello stesso sito toponomastico".

Da qui la richiesta al primo cittadino inoltrata ieri, in attesa dell'autorizzazione che consenta di intervenire.

I sette gravinesi promotori dell'iniziativa non ritengono di essere dei piccoli eroi, non credono di aver deciso di compiere un gesto straordinario perché- dicono- "portare a compimento un'opera di riqualificazione monumentale cittadina, dovrebbe essere dovere di ogni cittadino. Nel caso specifico, vuole essere un piccolo gesto, un segno di stima e gratitudine verso una delle figure più eminenti della nostra città".

La speranza che questo gesto possa aprire la strada ad altre iniziative private che consentano il recupero di altri pezzi del patrimonio cittadino che necessitano di cure, che non sempre le pubbliche amministrazioni riescono a garantire.
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