legna sequestrata al bosco
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La città

Cumuli di legna abbandonati nel cuore del bosco: una bomba ad orologeria

L'assessore Dipalma chiarisce: Attendiamo indicazioni dalla Procura

Ennesimo allarme dal Bosco Difesa Grande.

Secondo una nuova segnalazione apparsa sui social nel cuore del Bosco sarebbe stato trovato un cumulo di legna accatastata, non si capisce bene per quale motivo, e lasciata abbandonata e alla mercè di qualsiasi piromane del posto a ridosso della strada provinciale 193.
La vicenda è stata posta all'attenzione dei Carabinieri forestali che intervenuti sul posto hanno provveduto al sequestro dell'area.
Da allora, secondo alcuni cittadini, nessuno sarebbe intervenuto per mettere in sicurezza la zona e scongiurare un nuovo disastro ambientale.

Circostanza smentita dall'assessore con delega al bosco Alessio Dipalma secondo cui la legna è finita sotto sequestro giudiziario lo scorso Dicembre, durante alcuni controlli a carico di una ditta incaricata di procedere ad operazioni di bonifica del polmone verde gravinese.
"Qualcuno, non rendendosi conto che così facendo si ottiene l'effetto di stimolare gli incendiari ad entrare in azione, continua a lamentare la presunta inefficienza del Comune in ordine alla rimozione di quelle cataste, che con l'arrivo del caldo potrebbero diventare miccia di incendi devastanti".

Ma non è così.

"Quelle cataste, peraltro di proprietà di terzi – ricorda Dipalma - non possono essere rimosse se non con l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria, dal momento che sono corpo di reato nell'ambito di un'inchiesta penale. Ciononostante, il 14 Maggio scorso dal Comune è partita una nota, indirizzata alla Procura di Bari, per chiedere chiarimenti sul da farsi, dal momento che quel deposito di legna rappresenta una minaccia reale. Ci è stato risposto che, in proposito, sarà la stessa Procura a dare, di volta in volta, le indicazioni che dovessero ritenersi opportune e necessarie. Insomma, non siamo stati a guardare, e stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione, ma non è per il momento possibile mettere in atto alcuna misura che vada a confliggere con le decisioni della magistratura inquirente".

In coda, l'invito: "Il Bosco appartiene a tutti", chiosa Dipalma, "ed è giusto che tutti, ognuno per la propria parte, ne seguano le sorti. Ma proprio per questo, e perché occorre remare tutti nella stessa direzione, auguro che la voglia e la necessità di stare insieme prevalgano su equivoci, incomprensioni e, in qualche caso, bufale mediatiche".
legnalegna
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