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Territorio

Difendiamo l'autonomia della Banca Popolare di Puglia e Basilicata

Disegno Futuro scrive al presidente Marrulli

Disegno futuro riaccende i riflettori sulla Banca popolare di Puglia e Basilicata e torna a scrivere.

In attesa di risposte ufficiali da parte del presidente dell'istituto bancario, Giuseppe Marrulli, i soci di Disegno futuro si accontentano di "un post apparso su GravinaLife" con cui sostanzialmente Marulli rispediva al mittente le accuse mosse dai firmatari del documento e smentiva "le informazioni e i dati riportati dalle due associazioni culturali di Gravina. Sono frutto di valutazioni del tutto personali, non fondate su elementi di fatto. Tali valutazioni rivelano l'assoluta mancanza di conoscenze sulle problematiche bancarie e sulla normativa di settore" scriveva il presidente.

Ad alcune settimane da quella prima nota, l'associazione guidata da Mimmo Romita torna a chiedere "che la BPPB fornisca informazioni dirette, evitando di lasciare campo libero agli organi di stampa ed ai rumors che inevitabilmente contribuiscono a formare o deviare l'opinione pubblica sulle questioni che riguardano l'istituto".

"Per questo- continua il documento - un dialogo costante ed aperto con il territorio potrebbe contribuire anche ad evitare e limitare i rischi e i danni, che possano minare la credibilità della Banca e della sua governance. Tali modalità comunicative e di dialogo sarebbero apprezzate da tutta la comunità e contribuirebbero a coinvolgere e rendere tutti più partecipi".
Fatte le dovute precisazioni, torna incessante il primo quesito posto già un mese fa a proposito di un'imminente fusione tra l'istituto guidato da Marrulli e la Banca popolare di Bari.

"Perdere ora la banca nostra, significherà non avere più riferimenti simili, per sempre. Non sappiamo quale sarà la strategia che intenderete adottare, ma ci auspichiamo non essere quella che unisca in matrimonio due istituti, arricchendone uno a discapito dell'altro. Se dobbiamo convolare a nozze, facciamolo a testa alta, e negoziamo accordi pre-matrimoniali idonei a garantire l'equità e la durata del nostro marchio, dei nostri colori e la migliore (tra quelle possibili) salvaguardia dei livelli occupazionali".

E nello specifico "Forse, sarà indispensabile rivisitare il piano industriale, allo scopo di preservare quanto di positivo fin ad ora conseguito, nonché di rafforzare il patrimonio esistente, per proiettarsi verso quelle sfide future, che a cominciare dal 2014, possano restituire alla BPPB la leadership almeno nei territori di storico insediamento. Offriremo il nostro sostegno ed il nostro impegno, anche nell'attività di "aumento di capitale", allo scopo di garantire l'auspicata autonomia alla nostra Banca".

A questo punto, non resta che aspettare una risposta da parte del presidente Marrulli e di tutto il consiglio della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
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