Silvia Avallone incontra i lettori del suo romanzo "Marina Bellezza"

"In un momento in cui tutti ci dicono di andare via, di lasciare l'Italia, la sfida è restare".

Sono queste le parole di assoluta speranza che l'autrice Silvia Avallone, rivolge agli alunni del liceo "Tarantino" durante il secondo appuntamento dell'ormai affermato Progetto Lettura, giunto alla sua ottava edizione. L'autrice di Acciaio, dopo aver raccontato nelle pagine del suo penultimo romanzo la sofferenza del lavoro e delle fabbriche in una ormai evidente crisi, decide ora di andare oltre la denuncia. Decide di raccontare in "Marina Bellezza" che è possibile restare in questa Italia, e va a caccia di storie di coloro che hanno appunto deciso di restare.

Prende vita in questo romanzo la vita di Marina, dalla bellezza indiscussa ed oggettiva, che si intreccia con quella di Andrea. Entrambi hanno alle spalle due storie familiari dolorose, e cercano riscatto nel futuro. Marina cercherà ossessivamente il successo, Andrea invece vorrà ripartire dalle origini, e recuperare l'attività svolta da suo nonno, decidendo di fare il margaro. Su tutte le loro contraddizioni domina l'immenso e imponente paesaggio alpino biellese, un terzo personaggio, non meno importante.

Affollatissimo l'auditorium dell'istituto che ha accolto con grande entusiasmo la giovanissima autrice, ed ha interagito con lei attraverso numerose domande. Del resto "il senso del mestiere dello scrittore non è stare seduto ad una scrivania, ma dar vita ai libri, conoscendo i lettori e le riflessioni che sorgono da una lettura attenta delle pagine" ha spiegato la stessa Silvia Avallone. Della stessa idea è il dirigente scolastico, il professor Berardo Guglielmi: "Il Progetto Lettura rappresenta un'esperienza didattica fuori dall'aula molto importante, che consente di condividere e riflettere sui contenuti dei testi. E questo in particolare ci dà la possibilità di meditare sul nostro presente". Il presidente della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi", il dottor Agostino Giglio, si associa al pensiero di speranza che nasce dall'autrice: "I giovani devono prendersi la loro fetta di responsabilità nel mondo, ed essere testimoni di un proprio impegno personale. La lettura, aprendo l'orizzonte del sapere, non può che aiutare a credere di più in se stessi per realizzare qualcosa di concreto".

Prima dell'analisi del romanzo, esposta dalla professoressa Rosa Marsico, è stato proiettato un video, realizzato dagli alunni dell'istituto: un sunto dei temi salienti estrapolati dalla lettura del romanzo - bellezza, ambizione, natura e famiglia - coniugati con immagini del mondo della televisione e del cinema. L'autrice, dopo il suo intervento, ha premiato poi, come da protocollo, le tre migliori recensioni del suo lavoro ed ha apposto la sua firma sul libro della memoria del progetto. Le immagini del paesaggio biellese sono state poi messe a confronto con quelle del paesaggio murgiano, di natura del tutto diversa, in un breve video realizzato dagli studenti, che ha chiuso la serata.