Magnifica gente do' Sud
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​Si può morire “per sbaglio”?

In “Volti diversi, lo stesso destino”, la risposta

Morire, per errore, è assurdo, eppure accade e, purtroppo, anche troppo spesso, a gente comune che ha la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, le cosiddette vittime innocenti della mafia. E se si tende a lasciare i tristi ricordi nel dimenticatoio per soffrire meno, è anche vero che è importante tenere a mente le verità, dure e scomode, per evitare che accadano ancora e, cercare, qualora sia possibile, una soluzione attraverso il rispetto della legalità.

E'stato proprio il rispetto delle regole e della legalità che ha spinto l'associazione di arte e cultura "La magnifica gente dò Sud" a fare opera di sensibilizzazione in tutt'Italia sulle vittime innocenti della mafia, con il loro spettacolo "Volti diversi, lo stesso destino" con cui è stata aperta la rassegna "Amattori insieme – Vito D'Agostino", i cui organizzatori, accettando un tale spettacolo, hanno permesso al pubblico gravinese di conoscere un teatro differente. Una rappresentazione teatrale che ha suscitato lacrime e non risate, forti applausi e profonda commozione per le toccanti storie raccontate al pubblico presente, attento e commosso più che mai dopo la visione allegra e divertente del video ricordo della passata edizione realizzato dall'architetto Angelo Angiulli della compagnia "Colpi di scena" attraverso la raccolta di spezzoni salienti degli spettacoli della rassegna 2012-2013 e della premiazione.

A presentare la compagnia e l'intera rassegna, tre membri della stessa compagnia gravinese, Annamaria Pappalardi, Stefania Ambrosecchia (in dolce attesa) e Filomena Petrafesa, tutte dotate di una prestante presenza scenica e bravura omaggiate con elogi e fiori da Michele Mindicini, il cofondatore del teatro Vida nonché regista della compagnia gravinese "Colpi di scena" che è riuscito a strappare al politico in prima fila, il neo-assessore all'ambiente, Christian Divella, una promessa di aiuto alla cultura da parte dell'amministrazione Valente.

Sul palcoscenico, le numerose storie raccontate da Alfonso Ferraioli, attore e regista, e dagli altri interpreti, Sara Soglia, Eva Morese e Daniele Albano, che hanno indossato o tolto una maschera bianca a seconda della storia che denunciavano. Una scenografia essenziale costituita da un cartellone con varie parole (persone, volti, destino), dei leggii, ed un pannello dove sono stati proiettati dei video-racconti in memoria delle vittime con pensieri a loro dedicati da parte di amici e/o parenti.

Gli spettatori hanno conosciuto la storia di Flaminio e Salvatore De Falco, Valentina Terracciano, Dario Capolicchio, Filippo Ceravolo, Antonio Landieri, Attilio Romanò, Dario Scherillo, Simonetta Lamberti, Filomena Morlando, Barbara Asta ed i suoi gemellini, tutta gente comune, vittima innocente dell'inciviltà altrui. Spesso bambini, mamme, giovani ragazzi scambiati per altre persone della malavita e per questo divenuti bersaglio di criminali senza scrupoli, tutti volti morti "per sbaglio" per mano di malavitosi.

Ad accompagnare i racconti, un sottofondo musicale dal vivo eseguito dal pianista Paolo Morese che è riuscito, con maestria e competenza, a trasformare le profonde emozioni raccontate, in note musicali.

Una rappresentazione teatrale, drammatica e coinvolgente, di denuncia e di memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Uno spettacolo che offre lo spunto per sensibilizzare la popolazione italiana a non dimenticare le innumerevoli vittime di una logica perversa che è quella della mafia, affinché da tanto sangue possa nascere una società migliore, fondata sui principi della legalità e sul rispetto delle norme della vita civile.

Le tante storie, sono, inoltre, state raccolte in una pubblicazione, la cui lettura lascia riflettere sull'importanza della vita che può esserci strappata via quando meno ce lo si aspetta.
Mindicini, dopo aver ringraziato la compagnia omaggiandola con un attestato di partecipazione raffigurante i luoghi storici della città come il ponte della Gravina oltre al sipario ed allo stemma del teatro, ha invitato il neo-assessore Divella a consegnare questo riconoscimento alla compagnia. Il giovane assessore ha accettato con piacere l'invito ed ha ribadito l'importanza della cultura ed in particolar modo, del teatro, assicurando a tutti i presenti l'impegno che lo stesso sindaco Valente e l'amministrazione tutta porteranno avanti per sostenere più concretamente, a livello economico, tali realtà.

Mindicini ha dichiarato: "Solo grazie a sponsor generosi ed al sostegno economico delle istituzioni pubbliche, il teatro ha futuro altrimenti diventa sempre più difficile garantirne la continuità. Ed ora che stanno emergendo le nuove leve sarebbe davvero un peccato perdere tutto". Una riflessione a voce alta che tutti i gravinesi si augurano trovi riposta non solo da parte di privati cittadini ma soprattutto delle istituzioni pubbliche quali Comune, Provincia e Regione.
Per gli appassionati, il prossimo appuntamento è sabato 20 e domenica 21 con la compagnia Krimisa che porterà in scena, "Pitte cu sarde".

Ufficio stampa teatro Vida
Emanuela Grassi
42 fotoLa magnifica gente do' sud
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