mario burdi
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Palazzo di città

Revocato il bando per gli eventi culturali in Fiera

L'organizzazione passa nelle mani della Fondazione. Delusione da parte delle società partecipanti

"Francamente è la prima volta che mi succede. Ho partecipato a molti bandi con gli enti pubblici ed è la prima volta che un Comune revoca il bando in corso d'opera senza nemmeno aver aperto le buste con le offerte economiche. Certo è una prerogativa dell'ente ma è pur vero che se si avvia una gara è bene portarla a termine".

Non nasconde la sua delusione Donato Popolizio responsabile della società Piesse management una delle due società che ha presentato, entro i termini previsti da Municipio gravinese, l'offerta economica per aggiudicarsi l'organizzazione degli eventi collaterali alla 725° Fiera San Giorgio.
Sei in realtà le società che hanno inviato la propria manifestazione di interesse al bando, due quelle che hanno presentato la successiva offerta economica. Tutte quelle rimaste a bocca asciutta dopo l'improvvisa revoca del bando stesso da parte del Municipio.
"Le motivazioni francamente sono poco chiare – commenta Popolizio aggiungendo – tuttavia ci facciamo bastare ciò che hanno scritto nella determina dirigenziale".

E proprio nella determina è lo stesso dirigente Vito Spano a ribadire che "rientra nel potere discrezionale della Stazione appaltante di revocare un proprio precedente provvedimento amministrativo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di un mutamento della situazione di fatto o infine di una nuova valutazione dell´interesse pubblico originario".

E probabilmente in nome dell'interesse pubblico e al fine di "realizzare gli eventi nell'ambito della 725^ Fiera regionale S. Giorgio ad un costo inferiore all'importo di € 45.000,00, oltre IVA, posto a base del confronto concorrenziale avviato" che l'incarico di provvedere all'organizzazione degli eventi è stato affidato alla Fondazione Pomarici Santomasi.

Un affidamento diretto in forza di una convenzione sottoscritta settimane dopo l'avvio del bando eventi ma con la quale Fondazione e Comune hanno condiviso determinati obiettivi tra cui quello di "perseguire la realizzazione di sempre più elevati livelli di qualità nella gestione dei servizi culturali e nell'offerta culturale della Città; ottimizzare le risorse destinate alla gestione dei servizi culturali; prevedere la delega alla Fondazione dell'organizzazione e gestione, per conto e nell'interesse nonché a seguito di richiesta specifica dell'Ente civico, di iniziative ed attività culturali a beneficio della Città, nel solco degli scopi statutari".

Chiuso il bando e salutate senza troppi complimenti le due società partecipanti, la pratica è passata ufficialmente di mano alla Fondazione Santomasi, la stessa Fondazione a cui è già stata affidata la gestione del museo civico unitamente a una parte dell'ex convento di Santa Sofia insieme all'organizzazione degli eventi previsti dal programma Gravina 2019.

"Quella stessa Fondazione che da anni piange la mancanza di fondi e la scarsità di risorse umane" mugugnano nei corridoi di Palazzo.
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