Comune di Gravina
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Palazzo di città

Palazzo di città risponde a Confesercenti: dette tante falsità

Il Governo cittadino contro Rifino per i mercatini e non solo

L'amministrazione comunale offre risposte e chiarimenti pubblici
Stupore e amarezza per «critiche strumentali e infondate»

Un collage di mezze verità, accuse infondate, strumentalizzazioni. E' ferma la risposta che Palazzo di Città riserva alle critiche rivolte a mezzo stampa da Confesercenti all'indirizzo dell'Amministrazione Comunale su varie questioni. Si comincia dai mercatini natalizi: «Con diverse comunicazioni, tutte regolarmente acquisite al protocollo comunale - si sottolinea - a più riprese nel lo scorso novembre Confesercenti ha interloquito col Comune su alcune proposte, tra le quali quella relativa ai mercatini natalizi, chiedendo un contributo per la loro realizzazione ed addossandosi ogni compito organizzativo. Al momento della designazione del coordinatore delle attività natalizie, le proposte già ricevute dal Municipio sono state trasmesse a questi per competenza, ed anche nelle relazioni intrattenute con il coordinatore Confesercenti ha sempre confermato, pure per iscritto, la volontà di procedere all'organizzazione dei mercatini, arrivando a giustificare con problemi organizzativi la mancata realizzazione degli eventi in calendario nei giorni 7, 8 e 9 di Dicembre, annunciando un rinvio degli stessi alle successive date. Soltanto il 15 Dicembre, con comunicazione trasmessa al Comune a mezzo pec in orario di chiusura degli uffici e dunque rendendo impossibile averne tempestiva conoscenza se non alla ripresa delle attività lavorative, il successivo 18 Dicembre, Confesercenti ha formalizzato l'annullamento degli eventi. Questa la verità dei fatti, accertata documentalmente. E' appena il caso di aggiungere che proprio per andare incontro alle richieste di Confesercenti, con delibera del 21 Novembre, la giunta aveva autorizzato l'esenzione dal pagamento del canone per l'utilizzo di aree pubbliche in favore dei partecipanti ai mercatini natalizi».

Secondo capitolo: il recupero infrasettimanale dei mercati annullati per concomitanza con manifestazioni fieristiche. «Contrariamente a quanto strumentalmente lamentato da Confesercenti, che del resto certe cose dovrebbe saperle - si puntualizza - non è l'amministrazione comunale ad autorizzare o comunque fissare le date di recupero, ma gli uffici competenti di concerto con le organizzazioni di categoria degli ambulanti, peraltro sulla base di leggi e regolamenti alquanto chiari».

A seguire, il Duc. «Ci si contesta - obietta l'Amministrazione Comunale - di non aver ancora presentato domanda per ottenere finanziamenti. Strano si muova questa osservazione, dal momento che proprio con Confesercenti l'assessorato al commercio ha tenuto diversi incontri, alcuni anche di recente, nel corso dei quali è stato definito il cronoprogramma degli impegni da assolvere a breve, tra i quali quello della formalizzazione della domanda di richiesta di finanziamento, da presentare già nei prossimi giorni». Quindi il tema della gestione del mercato di via Genova: «Confesercenti sostiene di aver presentato proposte alternative alla formula gestionale poi adottata. Dimentica, evidentemente, che il gestore è stato individuato con procedura ad evidenza pubblica e che nulla avrebbe vietato a Confesercenti di concorrere, anche con un consorzio di operatori. Un atteggiamento dunque incomprensibile, a meno che le doglianze non celino un desiderio rimasto irrealizzato, quello di quanti,probabilmente anche di Confesercenti, avrebbero voluto utilizzare la struttura privatizzando i profitti e lasciando le spese a carico del Comune e quindi della collettività». Considerazioni finali: «Duole constatare - commenta l'Amministrazione Comunale - come un'organizzazione sulla cui attendibilità e serietà non s'erano mai nutriti dubbi abbia scelto d'improvviso la strada della strumentalizzazione e della contrapposizione, con una virata che non rende certo merito alla sua storia e cancella con un colpo di spugna relazioni istituzionali serie e foriere di buoni risultati. Ce ne dispiace. Confidiamo in un rinsavimento. Nel frattempo, continueremo a lavorare per il bene e gli interessi della comunità, certo più importanti di quelli dei singoli».
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