
Territorio
Lupi sulla Murgia, strategie di monitoraggio
Arriva il progetto pilota “Wolf Puglia”
Gravina - giovedì 23 ottobre 2025
10.23
Per il controllo della presenza dei lupi nel territorio della Murgia, e più in generale nella intera regione Puglia, serve una pianificazione di strategie di monitoraggio, in accordo con le attività produttive.
Nasce così "Wolf Puglia", progetto pilota per di pianificazione che si inserisce nell'ambito di un accordo tra Regione Puglia-Dipartimento Agricoltura e Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR – IRET).
Le ragioni di tale progetto sono molteplici.
Il lupo – spiegano i promotori- rappresenta una componente fondamentale degli ecosistemi terrestri, in quanto come predatore apicale svolge una funzione fondamentale come regolatore della densità delle prede (cinghiali ma non solo), limitandone il numero ma anche riducendo la possibilità di diffusioni di zoonosi che hanno potenzialmente un impatto deleterio sulle attività umane (come la peste suina). La presenza del lupo in Puglia, anche in prossimità di aree antropizzate, e le recenti modifiche al suo status di protezione, rendono necessaria la pianificazione di una campagna di monitoraggio per stimare la consistenza numerica, la distribuzione spaziale e le abitudini alimentari della specie a livello regionale.
Il progetto Wolf Puglia approfondisce le interazioni tra la presenza del lupo e le attività produttive. Le azioni si concentreranno in aree pilota particolarmente sensibili per la zootecnia, con l'obiettivo di individuare e promuovere buone pratiche per la riduzione degli eventi di predazione. Oltre alle campagne di fototrappolaggio, sopralluoghi e iniziative di divulgazione scientifica, sono previste anche catture sperimentali per comprendere meglio l'uso dello spazio e delle risorse da parte del lupo, a sostegno di una convivenza più equilibrata tra fauna selvatica e attività umane.
Nasce così "Wolf Puglia", progetto pilota per di pianificazione che si inserisce nell'ambito di un accordo tra Regione Puglia-Dipartimento Agricoltura e Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR – IRET).
Le ragioni di tale progetto sono molteplici.
Il lupo – spiegano i promotori- rappresenta una componente fondamentale degli ecosistemi terrestri, in quanto come predatore apicale svolge una funzione fondamentale come regolatore della densità delle prede (cinghiali ma non solo), limitandone il numero ma anche riducendo la possibilità di diffusioni di zoonosi che hanno potenzialmente un impatto deleterio sulle attività umane (come la peste suina). La presenza del lupo in Puglia, anche in prossimità di aree antropizzate, e le recenti modifiche al suo status di protezione, rendono necessaria la pianificazione di una campagna di monitoraggio per stimare la consistenza numerica, la distribuzione spaziale e le abitudini alimentari della specie a livello regionale.
Il progetto Wolf Puglia approfondisce le interazioni tra la presenza del lupo e le attività produttive. Le azioni si concentreranno in aree pilota particolarmente sensibili per la zootecnia, con l'obiettivo di individuare e promuovere buone pratiche per la riduzione degli eventi di predazione. Oltre alle campagne di fototrappolaggio, sopralluoghi e iniziative di divulgazione scientifica, sono previste anche catture sperimentali per comprendere meglio l'uso dello spazio e delle risorse da parte del lupo, a sostegno di una convivenza più equilibrata tra fauna selvatica e attività umane.
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