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Scuola e Università
Le scuole alle prese con la difficile riorganizzazione
Al liceo Tarantino mancano spazi per garantire tutta la didattica in presenza
Gravina - venerdì 18 settembre 2020
13.00
E' un anno molto particolare e difficile per le scuole, alle prese con l'osservanza delle linee guida del comitato tecnico scientifico e con le disposizioni ministeriali per la sicurezza degli alunni, degli studenti e del personale.
Come già riportato da Gravinalife, in una scuola è stato necessario spostare gli studenti da un plesso all'altro, pur essendo distanti.
Al liceo statale "Tarantino" in questi giorni si discute sulla ripresa delle lezioni, con l'alternanza in presenza o con didattica a distanza. Per le scuole superiori tale alternanza è consentita dalle linee guida.
Una soluzione che però non piace a molti dei genitori degli alunni, che hanno manifestato il loro dissenso in una lettera, che circola in queste ore. Secondo gli scriventi, che non si firmano, è una soluzione penalizzante per gli studenti del liceo, sia dal punto di vista didattico che socio-relazionale. Andare a scuola in presenza ogni due o tre settimane è ritenuta una soluzione non adeguata ai ragazzi, che potrebbero essere posti in una posizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei di altri istituti. Tutto questo è stato manifestato al dirigente scolastico.
Al "Tarantino" mancano gli spazi per garantire la didattica in presenza per tutti gli studenti. E i genitori si chiedono perché la città di Gravina non sia inserita tra i Comuni per i quali la Città Metropolitana di Bari ha pubblicato un avviso per reperire ulteriori spazi in modo da consentire un anno scolastico con maggiori spazi, in presenza per tutti gli alunni e in massima sicurezza.
In merito Gravinalife ha interpellato il dirigente scolastico Berardo Guglielmi. Già dallo scorso luglio, secondo quanto riferito dal dirigente, è stata stata fatta richiesta al Comune di Gravina di poter utilizzare spazi di proprietà municipale da adibire ad aule, ma che nello stesso mese di luglio ha anche risposto al monitoraggio dell'ente provinciale che chiedeva alle scuole di manifestare i propri fabbisogni. "Quindi non è la scuola che deve aderire al bando, ma è la Città Metropolitana di Bari che deve rispondere ai nostri fabbisogni"- spiega il dirigente del liceo.
Non solo- gli fa eco Vito Stimolo, responsabile della sicurezza della scuola- "ma in questi mesi abbiamo fatto richieste al Ministero e lanciato numerose proposte alla Città Metropolitana per creare nuovi spazi, realizzando ad esempio tensostrutture o container: al momento hanno solo iniziato i lavori di adeguamento della ex casa del custode, lavori tra l'altro interrotti". Anche sulla proposta della didattica digitale integrata e della sua inadeguatezza a garantire il diritto allo studio, il dirigente scolastico non condivide le perplessità. "La didattica digitale integrata fa parte delle linee guida del governo"- ha infatti specificato il preside, che ha anche rimarcato come non sia neppure vero che tutto sia stato già deciso e che sono scelte ancora da approvare.
Da quanto spiegato, ci sarà un inizio in doppia modalità (da casa e in presenza) in via sperimentale, e non potrebbe essere altrimenti, visto che la situazione è in continua evoluzione e le soluzioni che la scuola ha individuato, vanno proprio nell'ottica della possibilità, attraverso diversi step, di garantire la massima capienza dell'istituto che le norme anticovid consentono.
Insomma, scelte indotte dalla situazione di straordinaria emergenza,- a detta del dirigente del Tarantino. "E' da mesi che stiamo lavorando per trovare una soluzione che consenta ai nostri alunni di tornare a scuola in piena sicurezza, perché prioritaria è per noi la salute degli alunni"- afferma Guglielmi, che ritiene sbagliati i paragoni che alcuni genitori hanno voluto fare tra il liceo gravinese e altre scuole secondarie di secondo grado. "Paragone improponibile, se si considera il numero di alunni e gli spazi a disposizione"- aggiunge. A breve le famiglie riceveranno le opportune comunicazioni e informazioni sul nuovo anno scolastico.
Come già riportato da Gravinalife, in una scuola è stato necessario spostare gli studenti da un plesso all'altro, pur essendo distanti.
Al liceo statale "Tarantino" in questi giorni si discute sulla ripresa delle lezioni, con l'alternanza in presenza o con didattica a distanza. Per le scuole superiori tale alternanza è consentita dalle linee guida.
Una soluzione che però non piace a molti dei genitori degli alunni, che hanno manifestato il loro dissenso in una lettera, che circola in queste ore. Secondo gli scriventi, che non si firmano, è una soluzione penalizzante per gli studenti del liceo, sia dal punto di vista didattico che socio-relazionale. Andare a scuola in presenza ogni due o tre settimane è ritenuta una soluzione non adeguata ai ragazzi, che potrebbero essere posti in una posizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei di altri istituti. Tutto questo è stato manifestato al dirigente scolastico.
Al "Tarantino" mancano gli spazi per garantire la didattica in presenza per tutti gli studenti. E i genitori si chiedono perché la città di Gravina non sia inserita tra i Comuni per i quali la Città Metropolitana di Bari ha pubblicato un avviso per reperire ulteriori spazi in modo da consentire un anno scolastico con maggiori spazi, in presenza per tutti gli alunni e in massima sicurezza.
In merito Gravinalife ha interpellato il dirigente scolastico Berardo Guglielmi. Già dallo scorso luglio, secondo quanto riferito dal dirigente, è stata stata fatta richiesta al Comune di Gravina di poter utilizzare spazi di proprietà municipale da adibire ad aule, ma che nello stesso mese di luglio ha anche risposto al monitoraggio dell'ente provinciale che chiedeva alle scuole di manifestare i propri fabbisogni. "Quindi non è la scuola che deve aderire al bando, ma è la Città Metropolitana di Bari che deve rispondere ai nostri fabbisogni"- spiega il dirigente del liceo.
Non solo- gli fa eco Vito Stimolo, responsabile della sicurezza della scuola- "ma in questi mesi abbiamo fatto richieste al Ministero e lanciato numerose proposte alla Città Metropolitana per creare nuovi spazi, realizzando ad esempio tensostrutture o container: al momento hanno solo iniziato i lavori di adeguamento della ex casa del custode, lavori tra l'altro interrotti". Anche sulla proposta della didattica digitale integrata e della sua inadeguatezza a garantire il diritto allo studio, il dirigente scolastico non condivide le perplessità. "La didattica digitale integrata fa parte delle linee guida del governo"- ha infatti specificato il preside, che ha anche rimarcato come non sia neppure vero che tutto sia stato già deciso e che sono scelte ancora da approvare.
Da quanto spiegato, ci sarà un inizio in doppia modalità (da casa e in presenza) in via sperimentale, e non potrebbe essere altrimenti, visto che la situazione è in continua evoluzione e le soluzioni che la scuola ha individuato, vanno proprio nell'ottica della possibilità, attraverso diversi step, di garantire la massima capienza dell'istituto che le norme anticovid consentono.
Insomma, scelte indotte dalla situazione di straordinaria emergenza,- a detta del dirigente del Tarantino. "E' da mesi che stiamo lavorando per trovare una soluzione che consenta ai nostri alunni di tornare a scuola in piena sicurezza, perché prioritaria è per noi la salute degli alunni"- afferma Guglielmi, che ritiene sbagliati i paragoni che alcuni genitori hanno voluto fare tra il liceo gravinese e altre scuole secondarie di secondo grado. "Paragone improponibile, se si considera il numero di alunni e gli spazi a disposizione"- aggiunge. A breve le famiglie riceveranno le opportune comunicazioni e informazioni sul nuovo anno scolastico.