Robotica inclusiva Bachelet
Robotica inclusiva Bachelet
Scuola e Università

La robotica a servizio di una scuola inclusiva

I successi e i sogni degli studenti dell’Istituto Bachelet- Galilei

Una sfida diventata prima un progetto e poi una bella realtà che vede protagonisti gli studenti del corso di meccatronica dell'Istituto Bachelet- Galilei di Gravina.
Successi presentati nel corso della Fiera San Giorgio dinanzi ad una sala conferenze piena di studenti e professori che hanno raccolto il plauso dell'amministrazione comunale rappresentata per l'occasione dall'assessore Felice Lafabiana.

A presentare il progetto sono stati gli stessi alunni del corso di robotica indirizzati dalla professoressa Sandra Petrone che li ha avviati verso la "robotica di servizio" ovvero le applicazioni robotizzate che possono migliorare la vita di anziani e ammalati come ad esempio il dispenser creato dai ragazzi con i mattoncini Lego, programmato per somministrare medicinali ad una persona anziana attraverso n'applicazione gestibile da un comune cellulare.

Un progetto che ha coinvolto diversi ragazzi in un percorso educativo a 360 gradi: dall'acquisizione delle conoscenze sino all'applicazione delle competenze per imparare a lavorare in team e a risolvere insieme piccoli e grandi questiti. Dalla robotica di servizio alla robotica umanoide il passo è stato breve con il progetto Nao challenge per il quale i ragazzi del Bachelet hanno presentato un robot, Nao appunto, programmato per essere al servizio degli anziani.

Un progetto che è valsa la finale nazionale in calendario per il prossimo 5 maggio e che ha permesso all'istituto di candidare il progetto Nao sulla piattaforma "Azioni dal basso" un progetto nazionale di Crowdfunding con cui si spera di raccogliere fondi per finanziare altre applicazioni di robotica e soprattutto creare un robot che possa aiutare gli stessi alunni del Bachelet portatori di esigenze speciali.

Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica Antonella Sarpi sostenitrice da sempre di una scuola al passo con i tempi. Una scuola che non punti sul sapere ma sui saperi. Una scuola, appunto, inclusiva che punti ad abilitare le persone e dare loro la leva per cambiare le piccole cose della vita comune.

"Una scuola al passo con i tempi dove gli studenti non sono più esecutori di ordine ma designer di un compito capaci di mettere a fuoco un'idea e realizzarla".

L'intero progetto ha visto la partecipazione oltre che degli studenti anche di esperti in diversi settori che hanno supportato i ragazzi nel processo di concretizzazione delle idee. Tra loro presenti all'incontro il dottor Gianni Matera, psicologo che ha illustrato le diverse applicazioni della robotica nella riabilitazione delle persone con difficoltà motorie. Fondamentale l'apporto del dottor Viti, dirigente del centro di salute mentale della Asl bari a cui è stato assegnato il compito di illustrare la complessità della mente umana e le implicazioni tra mente e corpo mentre al dottor Maurizio Cimino, operatore socio culturale oltre che fotografo è stato affidato un laboratorio emozionale a cui i ragazzi hanno preso parte, finalizzato alla riabilitazione della salute mentale.

Dal presente al futuro sperando che Nao posso crescere e diventare sempre più fiore all'occhiello dell'intero istituto, il progetto di Crowdfunding illustrato da Saverio Olivieri e la collaborazione con l'ingegnere Luigi Maldera della Mbl solution di Corato azienda leader nella robotica.
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