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La questione “bosco” tiene banco in Consiglio Comunale

Presenti anche l’Assessore Regionale Filippo Caracciolo

Facendo un parallelismo con il calcio lo stato d'animo alla fine del Consiglio Comunale consumatosi ieri sera era più o meno lo stesso che ha accompagnato gli italiani al triplice fischio finale. Tanto rammarico.

Chi si aspettava una presa di posizione forte, un crono programma degli interventi da farsi in bosco, una nuova vision ed una nuova progettualità, ha forse sbagliato sede.
La tematica "bosco" e tutto quello che ne compete e consegue è e resta abbastanza ostica per i presenti.

Ma torniamo al Consiglio Comunale. Alle ore 19.30 il Presidente del Consiglio da inizio allo stesso, dando prima la parola al sindaco e poi chiamando ed autorizzando gli interventi di chi si era accreditato a lasciare un contributo. Il primo punto all'O.d.g., cioè quello relativo alla questione "Bosco Difesa Grande" era un punto aperto con la possibilità per le associazioni o gli esperti nelle tematiche ambientali di poter intervenire durante la discussione.

In 4 hanno avuto diritto di parola. Il primo intervento è di Vincenzo Florio, Coordinatore del Comitato di Cittadinanza Attiva "Sei anche Tu la Difesa Grande". Un intervento articolato e puntuale che spazia dalle necessità impellenti per far fronte alle problematiche ambientali alle necessità future, e quindi il dotarsi di strumenti selvicolturali necessari quali il Piano di Assestamento, la revisione del Piano di Gestione, strumenti più efficaci per la prevenzione (nuove torrette, un presidio permanente, telecamere satellitari, etc.) ad altre meramente giuridiche, e cioè risolvere la questione relativa alle competenze e alla miriade di sigle che ingessano la pianificazione e gestione del bosco stesso. Poi la parola passa al Presidente Provinciale Bari dell'ANUU, Antonio Di Donato, che parla di un vecchio progetto presentato in passato e che riguarda il campo dei missili da destinare a sede addestramento personale volontario atto allo spegnimento degli incendi, così da avere presenza e presidio tutto l'anno in bosco. Parola ora all'esperto ambientalista Michele Dipalma, che ricorda ai presenti l'azione efficace effettuata dal parco Nazionale dell'Alta Murgia contro gli incendi, l'efficace piano di prevenzione ed i risultati ottenuti, per poi soffermarsi brevemente sulle necessità tecniche del bosco. Ultimo in ordine di parola è Salvatore Varvara detto Rino Manada, che chiede del perché non ci sia più il pascolo nel bosco come misura di prevenzione.

Poi è toccata alla politica lasciare il loro contributo. Nell'ordine i Consiglieri Colavito (che ha puntato l'attenzione sulla necessità di imprimere una nuova gestione forestale dello stesso), Romita (che chiede al sindaco e all'assessore regionale Caracciolo, presente in aula, la possibilità di chiedere lo stato di Calamità Naturale), Lovero (intervento che verte sulle responsabilità e sulla corretta pianificazione degli interventi), Lorusso (che punta il dito contro il ripetersi delle stesse situazioni di 5 anni fa chiedendo cosa fatto in questi anni), Simone (che interroga sulla azioni da intraprendere). Poi tocca ai Consiglieri di Maggioranza, ed il primo è Cardascia (che parte dalla Giornata dell'Amore e della Gratitudine per condividere un sentimento che ci dovrebbe accomunare tutti quando parliamo di bosco, per poi passare agli interventi fatti dal sindaco e ricordare ai presenti che nulla si poteva fare contro il violento incendio di agosto, alla luce delle problematiche legate ai cambiamenti climatici). Parola ora a Di Meo (che racconta cos'era il bosco per i gravinesi in passato e spiega brevemente l'opera di ingegneria che si intende realizzare in bosco relativa al trattamento delle acque reflue da utilizzare per bagnare la rete sentieristica).

Terminato il giro dei Consiglieri la parola passa all'assessore Lafabiana, che stigmatizza alcuni interventi, chiede di voltare pagina con il passato e si proietta nel futuro. Ricorda che le fasce spartifuoco in bosco ci sono e sono manutentate e prive di sterpaglie che impediscono il passaggio dei mezzi, che il Bando per il Bar "Il Rifugio" presto sarà ripresentato, e che si sta lavorando per ottenere le deroghe dalla Regione per non perdere i finanziamenti avuti in passato e che riguardano il rimboschimento.

A chiudere gli interventi l'Assessore Regionale Filippo Caracciolo, accompagnato dai tecnici Campanile e Calderoni.
Un intervento meramente politico che ripercorre quello accaduto quest'anno in Puglia, martoriata da piccoli e grandi focolai. Dalle azioni intraprese dalla Regione per il riutilizzo delle acque reflue. Dalla sensibilità a rispondere celermente all'invito dell'Amministrazione Comunale per trovare insieme delle soluzioni, al breve cenno al progetto che si intende finanziare con oltre 5 milioni di euro, e tanto altro ancora.

Chiude ancora il Sindaco Valente che ha ricordato ai presenti quanto fatto in questi 5 anni, ricordato che nel nostro bosco poco o nulla può essere fatto sia nell'area incendiata che nell'area non incendiata visto l'attuale Piano di Gestione e le Leggi Regionali, che è un bosco che non ha vocazione turistica ma di conservazione, e che tra 5 anni consegneremo a chi verrà dopo di noi un'opera pubblica importante. Alle 21.30 circa il punto sul Bosco può ritenersi chiuso.
Per gli addetti ai lavori qualche piccolo dubbio lo si scovava tra le pieghe del viso. In primis l'assenza di qualsiasi tecnico forestale o ambientale che supportasse il contributo scientifico degli interventi. L'assenza di qualsiasi risposta tecnica circa gli strumenti da dotare per la gestione forestale, gli interventi nel breve periodo e quali nel medio e lungo periodo. Nessun cenno alla necessità di uno studio scientifico sull'attuale stato di conservazione del bosco. Nulla sulle soluzioni naturalistiche.

Forse se ne riparlerà in altra sede.
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  • Bosco Difesa Grande
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