presidente as gravina dibenedetto
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​Il calcio nel pallone vol. II: parla Dibenedetto

"Nei miei confronti attacchi ingiustificati". E sulla nuova società: “Peccato: avremmo potuto collaborare”.

All'indomani della nascita della FBC Gravina, nuova realtà calcistica cittadina, ad intervenire sulla questione è il presidente dell'AS Gravina, Giovanni Dibenedetto. Un Dibenedetto rammaricato per le critiche ricevute durante gli ultimi mesi, che non manca di rivelare importanti dettagli sulla nascita della nuova società che, nei prossimi giorni, dovrebbe ufficializzare il proprio organigramma.

"Sono deluso dagli attacchi che negli ultimi mesi alcuni cittadini hanno mosso nei miei confronti", dichiara Dibenedetto. Attacchi, secondo lo stesso presidente dell'AS Gravina, "ingiustificati e provenienti da personaggi che certamente non vogliono far crescere lo sport gravinese. Chi mi accusa di aver gestito la società con intenti lucrativi non conosce affatto la situazione. Negli ultimi anni, rimettendoci di tasca mia, ho fatto risparmiare al Comune decine di migliaia di euro sulla gestione e manutenzione del campo sportivo", attacca il presidente dei gialloblù.

Sulla nascita della nuova compagine calcistica, Dibenedetto svela interessanti particolari. "Da tempo ho trattato con i promotori della nuova società. Entrambe le parti erano interessate a concludere l'accordo per allargare la base societaria dell'AS Gravina e proseguire il cammino che ho iniziato anni addietro. Ma l'accordo è sfumato e me ne dispiaccio poiché unendo le forze avremmo potuto rilanciare il calcio gravinese. Purtroppo loro hanno preferito percorrere una strada diversa e a questo punto posso solo augurargli buona fortuna".

Sull'AS Gravina, adesso, una nuova grana. La squadra, come conferma Dibenedetto, sarà regolarmente iscritta al prossimo campionato di Prima categoria ma con l'incognita campo sportivo. Il contratto di gestione del Comunale è infatti scaduto da qualche mese e all'orizzonte ci sarebbe un nuovo bando a cui la stessa FBC Gravina dovrebbe partecipare. E, a questo punto, l'ipotesi di coesistenza delle due società nelle scarse strutture cittadine appare sempre più concreta. Ipotesi del resto caldeggiata già nei giorni scorsi anche in ambienti vicini alla nuova associazione sportiva.
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