Festa della polizia municipale, Visci loda i colleghi e bacchetta la stampa locale

Si è svolta questa mattina, come da tradizione in coincidenza con la giornata dedicata a san Sebastiano, la festa del corpo di Polizia municipale.

Nella chiesa dedicata al santo patrono dei vigili, il vescovo Monsignor Giovanni Ricchiuti ha celebrato la santa messa a cui hanno preso parte il sindaco Alesio Valente accompagnato dal presidente del consiglio, Giacinto Lupoli e dal vice sindaco Gino Lorusso insieme ad altri esponenti delle forze di polizia, tra cui l'ispettore Pietro Matera e il maresciallo dei carabinieri Giovanni Morisco.
Conclusa la santa messa, la celebrazione si è spostata nella sala convegni del convento dove il dirigente Amedeo Visci ha letto la relazione, una sorta di bilancio di fine anno, per dare conto del lavoro svolto nel 2013 dai diversi nuclei operativi che compongono il corpo. Iniziando dalle sanzioni per inosservanza del codice stradale sino alle multe eseguite a carico dei commercianti, soprattutto ambulanti, per occupazione di suolo pubblico sino a dar conto delle diverse operazioni condotte anche in collaborazione con le altre forze di polizia e con le associazioni che operano in città. Grande risalto è stato dato al lavoro del nucleo di polizia edilizia che nel corso dello scorso anno ha posto sotto sequestro 12 cantieri e effettuato più di 200 sopralluoghi.
"In definitiva possiamo dire che abbiamo svolto tanto lavoro di tavolino - ha detto Visci ringraziando gli uomini del corpo – ma nonostante l'esiguo numero di uomini disponibili, non abbiamo fatto mancare la nostra presenza sul territorio".
Durante la lettura del discorso, il comandante ha ringraziato i colleghi andati in pensione, tra cui l'ex comandante Giuseppe Donatiello e quelli prossimi al congedo per raggiunti limiti di età. Dopo aver ricordato Tonino Masiello, l'agente scomparso lo scorso anno e Don Angelo Casino, per molti anni parroco della polizia municipale, il dirigente ha anche mosso una serie di richieste indirizzate al primo cittadino, prima fra tutte una nuova sede "più volte annunciata e mai diventata realtà" e l'istallazione di impianti di video sorveglianza nei punti strategici della città per "favorire il lavoro degli agenti".

Infine, un'ultima frecciatina riservata "agli organi di informazione locale che troppo spesso tingono la nostra città con tinte annebbiate. L'invito, senza voler fare nessuna polemica, è a voler più bene alla nostra città".
Dopo aver passato il microfono al presidente del consiglio che si è limitato a ringraziare gli agenti, la parola è passata al sindaco, il quale senza troppi giri di parole ha bacchettato il dirigente: "Se è pur vero che tanto è stato fatto, bisogna anche dire che tanto c'è da fare e mi spiace dirlo, ma la vostra presenza sul territorio ancora non si vede".

Parole che immediatamente hanno fatto scomparire i tanti sorrisi presenti in sala, ma Valente non demorde e va giù duro: " Sapete che quando ho potuto vi ho ringraziato e vi ho anche premiato, ma adesso è finito il tempo delle giustificazioni. Sappiamo che siete pochi, ma è giunta l'ora di rendersi conto che viviamo nell'epoca della pochezza. Quindi ognuno è invitato a dare maggiore impegno nel lavoro che svolge sapendo che di questi tempi, avere un impiego stabile significa essere persone fortunate".
Prima di chiudere e ridare nuovamente spazio ai sorrisi, Valente trova il tempo per porre rimedio ad una dimenticanza del dirigente, ringraziando " i tre capitani e punti di riferimento per il comando, ossia Giuseppe Donatiello (da poco in pensione), Nicola Cicolecchia, colui che di fatto dirige il corpo di polizia municipale e il suo vice Rinaldi. A voi porgo i mie auguri chiedendovi di mettere fine alle vostre beghe e alle vostre incomprensioni. Non vi chiedo di andare a mangiare la pizza insieme o di esser amici, ma di lavorare serenamente insieme per il bene della comunità".

Dal pubblico Cicolecchia ascolta impassibile mentre Visci, forse istintivamente, si porta una mano alla testa.
"Auguri a tutti" chiude il sindaco con un sorriso. E per oggi, la festa può continuare.