festadelladonna2013
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Eventi e cultura

Donne: quando l'intelligenza fa paura

Dialogo su fascino, bellezza e femminilità. L'evento organizzato dalla fondazione Santomasi.

Nella sala conferenze della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, nel giorno della festa della donna, si è tenuto ieri sera un incontro dibattito sul tema "Elogio (semiserio) della femminilità. Perchè la Bellezza fa Paura", a cura del professor Michele Moretti. Un viaggio tra arte, letteratura, poesia e musica che si è snodato tra i concetti di fascino, femminilità e bellezza.

L'evento è stato seguito con interesse da un pubblico composto in maggioranza da donne. Ad aprire il dibattito il presidente della fondazione, Agostino Giglio, che ha chiarito il perchè dell'evento: "Non potevamo dimenticarci dell'altra metà del cielo e approfittiamo della festa della donna per dire loro quanto sono importanti".

Moretti, invece, ha esordito parlando di violenza sulle donne e in tutto il suo percorso ha cercato di trovare le motivazioni alla crudeltà dei tempi moderni, sostenendo che la violenza è spesso il frutto di una cultura familiare radicata nei nostri ambienti. Quindi, partendo dall'analisi etimologica della parola "fascino" (dal "fascinum" maschile, che nell'antica Roma connotava la virilità dell'uomo, al "fascinum" femminile, che da malia, filtro d'amore della donna strega, diventa potere di attrazione e seduzione), s'è soffermato sulle capacità attrattive del genere femminile.

Breve il passo per passare a discutere della femminilità, che da caratteristica imprescindibile della mulier che genera e nutre oggi è legata all'immagine della donna che con il suo corpo diventa tentatrice. Non a caso, il topos della donna che attraverso il fascino del proprio corpo fa perdere la testa agli uomini è sempre presente nel mondo dell'arte e della letteratura, ha fatto notare Moretti riportando numerosi esempi.

Articolate riflessioni, per una considerazione di fondo: dalla mitologia alla genesi la donna non è mai stata considerata indipendente, ma sempre legata indissolubilmente all'uomo. Le donne che agivano in totale autonomia venivano necessariamente private della loro femminilità, come accadeva per la dea Atena o per le amazzoni. Chiara la motivazione: a spaventare l'uomo di ogni tempo non è la bellezza fisica della donna, ma la bellezza intellettuale, la sua indipendenza, la sua intraprendenza, le sue idee.

(a cura di Giovanna Lorusso)
10 fotoFesta della donna
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