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La città

Dieci anni fa si spegneva Don Angelo Casino

Un ricordo di Michele Laddaga a nome del gruppo del decennale “DON ANGELO CASINO”

Dieci anni fa si spegneva Don Angelo Casino: punto di riferimento per numerose generazioni di cattolici gravinesi. Uomo di straordinaria cultura e di grande conoscenza, per molti Don Angelo è stato un vero e proprio maestro e faro di ispirazione. Tra questi anche Michele Laddaga che ha voluto rilasciare un pensiero sullo storico parroco della chiea della madonna delle Grazie a nome del gruppo del decennale "DON ANGELO CASINO". Ecco il testo integrale del suo ricordo.


"Sei aprile 2013 saliva al cielo l'anima del carissimo amico e maestro don Angelo Casino. Dieci anni: aneddoti, dialoghi, confidenze, consigli, mille ricordi. Questo appuntamento di dovuta riconoscenza verso una persona che ha educato migliaia di uomini, che ha lasciato segni indelebili in ogni settore della vita sociale oltre che religiosa, non può passare inosservato con un compiacente silenzio di una città che è stata beneficiata da questa presenza.

Chi era don Angelo? Un uomo prima che prete; un uomo dai mille difetti, ma un vero uomo con la testa sulle spalle, convinto delle sue idee che manifestava, in ogni circostanza, senza paura. Un sacerdote dalle mille sfaccettature, dalle fantasiose idee progettuali, dalle innumerevoli iniziative pastorali. Ricordiamone alcune. Nel 1955 dopo pochi mesi dalla sua ordinazione (17 luglio 1955) ha prelevato una chiesa semiabbandonata e, dopo averla resa accogliente ed ospitale, ha rappresentato un continuo rifiorire di iniziative: campo sportivo parrocchiale, il primo a Gravina, presepio vivente, sacra rappresentazione della Passione di Gesù, asilo parrocchiale, campi scuola estivi per bambini indigenti, compagnia teatrale, campi estivi per giovani, circolo culturale AQUILA, il giornale Aquila e innumerevoli iniziative culturali, comunque, sempre attento all'evangelizzazione e alla pastorale; non a caso può vantare un sostanzioso numero di sacerdoti che hanno maturato la loro vocazione alla sua ombra. Uno storico appassionato della sua terra: sue alcune memorabili scoperte; ha sfatato il mito della rimozione, con il conseguente fantasioso crollo della cattedrale, della statua di San Michele venerata nella stessa chiesa cattedrale, la scoperta del quadro della Madonna del Piede, sempre in Cattedrale; ha riportato in auge alcune figure di illustri gravinesi, fino ad allora quasi sconosciuti, vedi Teresa Orsini; la riscoperta delle cofondatrici delle suore del sacro Costato e del ss Crocifisso ( alias San Felice), i cui fondatori sono stati gli illustri Don Eustacchio Montemurro ( da lui rimesso al centro dell'attenzione) e mons. Sanna. Una ricca presenza di libri ne è testimonianza. Sono soltanto alcuni esempi che parlano dell'infaticabile opera di don Angelo.

E che dire della sua abnegazione nel volere a tutti i costi l'istituzione, nella nostra città, dell'Istituto Tecnico Commerciale? i nati negli anni 58-60 ricordano molto bene. E' davvero poco considerevole tutto ciò per meritare il silenzio? No! A volte noi gravinesi dimentichiamo in fretta i benefici ricevuti ed evidenziamo i lati negativi, per non avere debiti di gratitudine. Certo ci sono tantissime figure di sacerdoti, definiti d'altri tempi, alcuni defunti, pochissimi rimasti, che hanno segnato la storia e sarà un bene ricordarli, sempre e comunque. Se questa città è cresciuta socialmente e culturalmente dobbiamo dire grazie anche a queste figure che hanno mostrato di sapersi elevare sopra la media; volutamente non le nomino perché sono note a tutti, meno ai giovani.

Con alcuni amici abbiamo costituito un gruppo di lavoro con l'unico intento di non fare passare inosservato questo momento. Diciamo grazie a S. E. Giovanni Ricchiuti che il giorno 14 p.v., ore 18.00, presiederà la celebrazione eucaristica, commemorativa, presso il santuario Madonna delle Grazie, denominazione tanto gradita a don Angelo.

Un grazie all'attuale parroco don Giovanni Bruno per la disponibilità. Grati al sindaco Fedele Lagreca, che a seguito delle sollecitazioni del consigliere Luigi Serangelo, ha voluto che il giardinetto allocato tra via Madonna della Grazia e via Domenico Nardone, sia intitolato alla memoria di Don Angelo. Sono i primi momenti per rendere viva la memoria storica di un uomo generoso che è morto nullatenente, essendo vissuto, da sempre, nella casa paterna. È nostro auspicio potergli riservare un momento celebrativo più pregnante in ricorrenza della sua nomina a parroco: 7 ottobre 1955."
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