rifiuti per strada
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Territorio

Rifiuti, è caos

Scontro a distanza tra comuni, azienda e lavoratori

Nessuno vuole pronunciare quella parola tanto temuta: emergenza. Eppure i disservizi si ripetono, le polemiche anche e un intero territorio brancola nel buio.

Le lunghe code dei cittadini altamurani in fila per ritirare le buste destinate alla differenziata sono solo l'ultimo capitolo di un sistema nella gestione dei rifiuti che non funziona.
Cassonetti stracolmi lasciati a macerare per giorni, spazzatura per strada, raccolta differenziata ferma ai minimi regionali e tasse sempre più alte sono solo la punta dell'iceberg.
Sono ancora vive nella mente dei cittadini le immagini dei cassonetti della spazzatura rimasti pieni per giorni sotto il sole cocente di un caldissimo luglio. Allora lo stop aveva riguardato l'intera Italia per uno sciopero degli addetti ai lavori. E risuonano ancora nelle orecchie gli annunci di un immediata aggiudicazione della nuova gara per la gestione del servizio da parte della consip.

E forse, sono ancora disponibili i volantini e i manifesti pubblicitari con cui le amministrazioni comunali invitavano la cittadinanza ad incentivare la raccolta differenziata.
La realtà però è sotto gli occhi di tutti e racconta di malumori diffusi e obiettivi lontani da raggiungere.
E' di pochi giorni fa l'ennesimo inspiegato stop ai servizio mentre sui lavori della Consip è calato un preoccupante silenzio.
A peggiorare il panorama già abbastanza complicato ci sono le storie degli operai della Tradeco, storie di uomini e soprattutto delle loro famiglie. Tra loro c'è anche Francesco, padre di tre figli (il maggiore ha 11 anni, l'ultimo appena 2), e titolare dell'unico stipendio su cui si può contare in casa che ha raccontato la propria storia alla Redazione nella speranza di richiamare l'attenzione delle istituzioni.

L'appello di Francesco, operaio di Poggiorsini, senza stipendio da due mesi e con un pacco di reclami da parte delle società che a casa gli forniscono acqua, luce, e gas e solo uno tra i tanti: " IO non so di chi è la colpa e non so nemmeno chi ha ragione e chi ha torto. So soltanto che ho una famiglia da mantenere e che mi servono soldi per campare i mie figli. Soldi che nonostante tutto non arrivano. Non si può andare avanti così, non è giusto. Questa non è vita" racconta con gli occhi pieni di lacrime.
" Non so più che fare, a chi rivolgermi. Al comune mi dicono che non è competenza del sindaco, l'azienda invece dice che il Comune di Poggiorsini non ha saldato le fatture. Ogni giorno è lo stesso strazio con la mia dignità oramai ridotta in cenere e la sera a casa è ancora peggio quando i mie bambini mi dicono che hanno fame".

Un appello disperato simile a tanti altri in cui per ovvie ragioni c'è un'omissione volontaria su molti dettagli in merito alla vicenda, sia perché gli sviluppi sono ancora in corso, sia, perché di mezzo ci sono famiglie con una storia e una dignità da rispettare. Ma ci sono storie che devono uscire comunque dai cassetti per essere raccontate.

Eppure trovare il bandolo della matassa è impresa assai difficile: se da una parte c'è un'impresa che fatica ad adempiere ai suoi obblighi contrattuali nei confronti dei dipendenti, dall'altra ci sono operai che rivendicano i propri diritti bloccando il regolare svolgimento delle attività lavorative. E sul fronte amministrativo la questione è ancora più complicata se è vero come è vero che le amministrazioni comunali faticano a dare un ordine e soprattutto certezza allo svolgimento della raccolta rifiuti legate da troppo tempo a contratti obsoleti ed eternamente in proroga. E in questo panorama già così sconfortante ci sono intere comunità, come abbiamo più volte raccontato e testimoniato attraverso queste pagine, che subiscono impotenti alla faccia della salvaguardia e della tutela del paesaggio.

E intanto la Consip tarda ad arrivare...


La Redazione è disponibile a raccontare altre storie su questa vicenda e a raccogliere altri eventuali dichiarazione sui fatti e sulle vicende sin qui raccontate.


Si invitano i colleghi di altre testate giornalistiche che vorranno utilizzare l'articolo sopra riportato a citare la fonte.
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