.jpg)
Associazioni
Ricordare è un dovere morale prima che politico
L'associazione Enclave risponde all'Anpi ed esprime solidarietà al sindaco
Gravina - mercoledì 1 marzo 2017
12.07
Non si è fatta attendere la risposta della comunità Fiume Basso e dell'associazione culturale Progetto Enclave, organizzatori della manifestazione pubblica svolatasi lo scorso 10 febbraio in occasione del Giorno del Ricordo dopo il duro attacco giunto dall'Anpi e dai partiti di sinistra che avevano fortemente criticato il patrocinio comunale chiedendo le dimissioni del sindaco.
L'associazione Enclave invece esprime solidarietà nei confronti dello stesso sindaco "per gli squallidi attacchi ricevuti nelle ultime ore da chi probabilmente confonde i momenti atti alle dispute politiche, con quello che dovrebbe essere un dibattito per la condivisione di una memoria storica per anni occultata".
"Ci teniamo a precisare che la nostra iniziativa non aveva alcun connotato politico e l'intera cittadinanza era invitata a prenderne parte. Le istituzioni, che purtroppo in molte parti d'Italia disertano le iniziative legate al giorno del ricordo, a Gravina hanno mostrato una maggiore sensibilità e, rappresentate dall'assessore ( il quale non indossava nessuna fascia tricolare) , hanno adempiuto al loro dovere (morale prima che giuridico) di mostrare rispetto e rendere omaggio a quegli italiani umiliati ed uccisi dall'odio comunista; lo stesso odio che oggi anima le bocche sterili di associazioni della sinistra gravinese che, blaterando di trame neofasciste, nascondono la loro vergognosa assenza all'evento da noi organizzato".
Chiusa la polemica si pensa già al prossimo anno dove alla manifestazione saranno " personalmente invitati l'ANPI, SINISTRA ITALIANA , i "partigiani gravinesi" e tutti quegli indignati che, tra tanto baccano, ancora una volta non hanno perso occasione di voltare la testa dall'altra parte pur di non vedere le colpe dei loro nonni e dei loro maestri".
L'associazione Enclave invece esprime solidarietà nei confronti dello stesso sindaco "per gli squallidi attacchi ricevuti nelle ultime ore da chi probabilmente confonde i momenti atti alle dispute politiche, con quello che dovrebbe essere un dibattito per la condivisione di una memoria storica per anni occultata".
"Ci teniamo a precisare che la nostra iniziativa non aveva alcun connotato politico e l'intera cittadinanza era invitata a prenderne parte. Le istituzioni, che purtroppo in molte parti d'Italia disertano le iniziative legate al giorno del ricordo, a Gravina hanno mostrato una maggiore sensibilità e, rappresentate dall'assessore ( il quale non indossava nessuna fascia tricolare) , hanno adempiuto al loro dovere (morale prima che giuridico) di mostrare rispetto e rendere omaggio a quegli italiani umiliati ed uccisi dall'odio comunista; lo stesso odio che oggi anima le bocche sterili di associazioni della sinistra gravinese che, blaterando di trame neofasciste, nascondono la loro vergognosa assenza all'evento da noi organizzato".
Chiusa la polemica si pensa già al prossimo anno dove alla manifestazione saranno " personalmente invitati l'ANPI, SINISTRA ITALIANA , i "partigiani gravinesi" e tutti quegli indignati che, tra tanto baccano, ancora una volta non hanno perso occasione di voltare la testa dall'altra parte pur di non vedere le colpe dei loro nonni e dei loro maestri".