Protesta animalisti
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Territorio

Randagismo, le associazioni contro Emiliano

Protesta dinanzi al consiglio regionale

E' arrivata stamane all'attenzione del Consiglio regionale la nuova legge in materia di tutela degli animali di affezione che prevede tra le altre cose la possibilità di ampliare i canili e di trasferire i cani in altre regioni.
Una legge contestata sin dall'inizio dalle associazioni animaliste che in mattinata hanno protestato dinanzi alla sede del Consiglio regionale per fermare l'approvazione della legge chiedendo al governatore Emiliano di applicare le leggi già presenti in modo particolare la legge 12 del 95.

Le associazioni, Lega del cane innanzitutto, chiedono "norme di tutela degli animali d'affezione" e non più canili.
"Gli animalisti pugliesi dicono no ai canili contigui che consentirebbero la costruzione di mega canili anche con più di mille cani e aumenterebbero il rischio di speculazioni; alla costruzione in regime di urgenza di altri canili; allo spostamento fuori dipartimento Asl dei cani del Comune se non addirittura fuori regione. La legge regionale 12/95 non si cambia si applica" sostengono le associazioni.
"Siamo davanti alla regione per manifestare in nome di Bobi, Diana, Piero, Stella ed I tanti senza nome morti in questi anni nei canili, per dolore, incuria, abbandono – denunciano i volontari della Lega del cane di Altamura - Diciamo no all' ampliamento dei canili, no al trasferimento in regioni dove la situazione è ancora peggiore rispetto alla nostra e dove soprattutto I volontari non possono arrivare per aprire la speranza all'adozione. Il randagismo si combatte con la prevenzione, e l' unica prevenzione seria è la sterilizzazione. Le Asl su questo fronte sono prevalentemente assenti, in un inutile rimpallo di responsabilità' coi comuni. In nome della sofferenza che vediamo negli occhi di tanti condannati senza colpa, diciamo basta".

Presenti anche i responsabili della sezione di Gravina che, unitamente ad altre associazioni, chiedono "maggiore prevenzione e soprattutto maggiori controlli".
Al coro delle proteste si sono uniti anche i consiglieri regionali cinque stelle che si dicono "al fianco delle associazioni animaliste che hanno denunciato in questi giorni il rischio che la nuova legge sul randagismo possa favorire infiltrazioni dei clan nei canili e che domani manifesteranno davanti al Consiglio regionale. L'obiettivo comune dev'essere quello di arrivare a una legge che lavori realmente sulla prevenzione del fenomeno, fino ad ora sottovalutata e che promuova la cultura dell'adozione, in modo che nessuno possa più vedere come un business la gestione dei canili" dichiarano i consiglieri Gianluca Bozzetti e Marco Galante.

"Ogni anno - continuano Bozzetti e Galante - la Puglia spende oltre 20 milioni di euro per il mantenimento degli animali nei canili rispetto ad altre regioni, anche più grandi della nostra, che ne spendono meno della metà. Una cifra che invece dovrebbe essere utilizzata per combattere questo fenomeno con la prevenzione, l'educazione e le sterilizzazioni".
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