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Territorio

Prevenzione incendi, ordinanza del Comune

Regole da seguire per evitare il propagarsi delle fiamme

Con l'approssimarsi della stagione estiva si incrementa il rischio di incendi delle aree boschive. Un rischio che aumenta anche a causa dell'abbandono in cui versano alcune aree, con il pericolo che eventuali incendi vadano a ledere la pubblica incolumità, la viabilità, le proprietà private e pubbliche, ma anche le attività produttive presenti sul territorio cittadino, diventando un pericolo anche per la fauna autoctona. Per questa ragione da Palazzo di Città hanno deciso di emanare un'ordinanza che detti le regole da seguire per prevenire episodi incendiari. Anche perché dal 15 giugno al 15 settembre la Regione Puglia ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi per tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo. A questo si aggiunga che è necessario tutelare dai possibili danni provocati dagli incendi boschivi o da altri tipi di roghi originati dall'incuria e degrado delle aree rurali, anche le reti viari e le infrastrutture dei servizi come gas e luce.

Insomma, una serie di disposizioni che la Regione ha confermato anche per il 2022 e che prevedono diversi divieti da osservare che vanno dall'accendere fuochi di ogni genere al divieto dell'uso di apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; ma non si può neppure fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese e compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo immediato o mediato di incendio; è vietato anche transitare oppure sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all'interno di aree boscate; abbandonare rifiuti nei boschi e in discariche abusive, con la necessità di mettere in atto un piano di prevenzione.

E proprio alla luce di quest'ultime indicazioni provenienti dall'ente regionale, il documento licenziato dal commissario straordinario del Comune di Gravina prevede la bonifica dalle erbe dei cigli delle strade ad opera dei proprietari o conduttori di fondi; gli stessi dovranno eseguire entro il 15 giugno tutte le necessarie opere di difesa passiva di prevenzione antincendio, pulendo le aree rimuovendo erba secca, sterpaglie, residui di vegetazione ed ogni altro materiale infiammabile; a conclusione delle operazioni di mietitrebbiatura, poi, - si legge nell'ordinanza- "devono prontamente e contestualmente realizzare perimetralmente e all'interno alla superficie coltivata una precesa o fascia protettiva sgombra da ogni residuo di vegetazione, per una larghezza continua e costante di almeno quindici metri, o comunque, tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e/o confinanti".

Agli stessi, su tutto il territorio comunale nel periodo di grave pericolosità di incendio, è inoltre vietato bruciare stoppie e paglie, vegetazione presente al termine di colture cerealicole e foraggere, ma anche i residui vegetali agricoli e forestali ad una distanza inferiore a 50 metri da strutture e infrastrutture antropiche.

A questo si aggiunga che entro il 15 giugno 2022 e per tutto il periodo di vigenza dello stato di grave pericolosità, c'è l'obbligo per i responsabili delle strutture produttive insistenti nell'area "di provvedere alla pulizia delle banchine, cunette e scarpate, aree scoperte di propria pertinenza, ivi compresa la fascia e gli spazi destinati agli arretramenti dal filo stradale e le eventuali fasce di rispetto, mediante la rimozione di erba secca, residui vegetali, rovi, sterpaglie, necromassa, rifiuti ed ogni altro materiale infiammabile".

I responsabili di fondi incolti o abbandonati, adiacenti alla sede ferroviaria e ricadenti nel territorio comunale, dovranno eseguire entro la metà del prossimo mese, le necessarie verifiche e l'eliminazione dei fattori di pericolo, così come le Società di gestione delle Ferrovie, ma anche l'Anas, l'Acquedotto Pugliese, la Città Metropolitana di Bari e i Consorzi di Bonifica, sempre entro il 15 giugno, lungo gli assi viari di rispettiva competenza insistenti sul territorio comunale, dovranno provvedere alla pulizia delle banchine, cunette e scarpate così da "realizzare, di fatto, idonee fasce di protezione allo scopo di evitare che eventuali incendi possano propagarsi alle aree circostanti e confinanti".
Un atto dovuto, che assume particolare importanza in un territorio come quello di Gravina, che negli ultimi anni è stato falcidiato dagli incendi e che, si spera, con queste opere di prevenzione, si possano evitare per il futuro.
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