Scuola e Università
Lo sguardo (e la parola) Salvavita
Il mondo della scuola dialoga con Franco Arminio per “federare le ferite”.
Gravina - giovedì 30 marzo 2023
Lo scorso Martedì 28 marzo il primo degli appuntamenti del Progetto Lettura "Il Nostro Punto di Vista" con la partnership dell'Ass. Presidi del Libro, della Regione Puglia e dell'Amministrazione Comunale.
Nell'ed. 2022/23, l'IISS Bachelet - Galilei di Gravina in Puglia inaugura il ciclo di incontri dialogando con Franco Arminio, paesologo, regista e poeta lucano riscoprendosi comunità scolastica consapevole di sapersi ancora riconoscere tra le pagine di un libro ("La cura dello sguardo – Nuova Farmacia Poetica", edita da Bompiani nel 2020) e capace di raccontarsi autenticamente.
I ragazzi occupano il palcoscenico attorniando l'autore come fossero ali - sottolinea l'ospite compiaciuto-. Sembra di assistere ad una antica pratica sociale con la "lettura" che rappresenta "il medium per poter essere davvero comunità" – come ricorda la Dirigente dell'Istituto prof.ssa Antonella Sarpi.
Un mezzo che si trasforma nell' opportunità di condividere tra gli alunni ed il poeta frammenti di vita quotidiana personale, ricordata e vissuta, fotogrammi di paesaggi naturali ed umani, moti sentimentali, simulando un flusso di coscienza irrefrenabile.
E i desideri, le esortazioni, le orazioni, i precetti ed altri rimedi offerti tra le righe di prose versificate, quali fossero posti in bella vista sugli scaffali della farmacia poetica di Arminio, suscitano nuove domande, nuove forme di analisi e giudizio delle cose del mondo.
Sono le parole dell'autore, a tatti impoetiche, ma limpide ed oneste, ad assegnare ad ogni banalità dell'esistenza profondità, a ricondurle ad un livello umano; parole che ispirano nei giovani lettori uno sguardo acuto e una compartecipazione intima, raccolta nelle riflessioni scritte dai ragazzi, e consegnano agli astanti una lezione di vita in un circolo virtuoso.
C'è la paura per la morte, la necessaria inquietudine, gli errori e l'energia della riparazione, i colori di un'alba, l'agire quotidiano, l'autocritica, l'altro, la meraviglia, la sperata "simpatia totale" citando Pavese…la vita senza omissioni. La cura, una rivelazione delicata: guarire le dinamiche sociali del nostro tempo è, dunque, possibile se si guarda alle cose intensamente emozionandosi, allontanando la superficialità e la frenesia, abbandonandosi alla grazia.
Ma, se non esiste una scuola per imparare a guardare- come chiosa il poeta- esiste una scuola che si impegna ad unire le generazioni attraverso le parole: una magia tangibile presso l'Auditorium che ha coinvolto anche i tanti adulti, poeti e curiosi presenti all'incontro.
L'appuntamento con la buona lettura si rinnoverà nel mese di maggio, come ricordano i docenti Dibenedetto, Vacca, Marchetti e Digennaro, rispettivamente referenti e collaboratori del Progetto.
I prossimi ospiti dell'Istituto saranno Giulia Spagnulo, in arte "Zuzu", con il graphic novel I "Giorni Felici" e Daniele Mencarelli con il romanzo "Tutto chiede Salvezza".
Nell'ed. 2022/23, l'IISS Bachelet - Galilei di Gravina in Puglia inaugura il ciclo di incontri dialogando con Franco Arminio, paesologo, regista e poeta lucano riscoprendosi comunità scolastica consapevole di sapersi ancora riconoscere tra le pagine di un libro ("La cura dello sguardo – Nuova Farmacia Poetica", edita da Bompiani nel 2020) e capace di raccontarsi autenticamente.
I ragazzi occupano il palcoscenico attorniando l'autore come fossero ali - sottolinea l'ospite compiaciuto-. Sembra di assistere ad una antica pratica sociale con la "lettura" che rappresenta "il medium per poter essere davvero comunità" – come ricorda la Dirigente dell'Istituto prof.ssa Antonella Sarpi.
Un mezzo che si trasforma nell' opportunità di condividere tra gli alunni ed il poeta frammenti di vita quotidiana personale, ricordata e vissuta, fotogrammi di paesaggi naturali ed umani, moti sentimentali, simulando un flusso di coscienza irrefrenabile.
E i desideri, le esortazioni, le orazioni, i precetti ed altri rimedi offerti tra le righe di prose versificate, quali fossero posti in bella vista sugli scaffali della farmacia poetica di Arminio, suscitano nuove domande, nuove forme di analisi e giudizio delle cose del mondo.
Sono le parole dell'autore, a tatti impoetiche, ma limpide ed oneste, ad assegnare ad ogni banalità dell'esistenza profondità, a ricondurle ad un livello umano; parole che ispirano nei giovani lettori uno sguardo acuto e una compartecipazione intima, raccolta nelle riflessioni scritte dai ragazzi, e consegnano agli astanti una lezione di vita in un circolo virtuoso.
C'è la paura per la morte, la necessaria inquietudine, gli errori e l'energia della riparazione, i colori di un'alba, l'agire quotidiano, l'autocritica, l'altro, la meraviglia, la sperata "simpatia totale" citando Pavese…la vita senza omissioni. La cura, una rivelazione delicata: guarire le dinamiche sociali del nostro tempo è, dunque, possibile se si guarda alle cose intensamente emozionandosi, allontanando la superficialità e la frenesia, abbandonandosi alla grazia.
Ma, se non esiste una scuola per imparare a guardare- come chiosa il poeta- esiste una scuola che si impegna ad unire le generazioni attraverso le parole: una magia tangibile presso l'Auditorium che ha coinvolto anche i tanti adulti, poeti e curiosi presenti all'incontro.
L'appuntamento con la buona lettura si rinnoverà nel mese di maggio, come ricordano i docenti Dibenedetto, Vacca, Marchetti e Digennaro, rispettivamente referenti e collaboratori del Progetto.
I prossimi ospiti dell'Istituto saranno Giulia Spagnulo, in arte "Zuzu", con il graphic novel I "Giorni Felici" e Daniele Mencarelli con il romanzo "Tutto chiede Salvezza".