Territorio
Le famiglie pugliesi tirano la cinghia
L'allarme Coldiretti: giù i consumi di frutta e verdura
Gravina - giovedì 17 luglio 2014
12.22
Cala ancora la spesa alimentare per i pugliesi.
Secondo Coldiretti in Puglia si registra un calo dell'11,3 % della spesa alimentare per famiglia. Insieme a Sardegna (-9,8 per cento) e Umbria (-8,6 per cento) è la Regione dove le famiglie hanno ulteriormente contratto il loro stile di vita.
I dati emergono da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati forniti dall'Istat sui consumi delle famiglie nel periodo 2008 - 2013, dalla quale si evidenzia che la tavola è una componente importante del budget familiare che assorbe in media il 19,5 % delle risorse.
"Le famiglie in generale – spiega la Coldiretti – hanno messo in atto strategie di contenimento della spesa: con la quota di quelle che riducono la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati che è salita al 65 % nel 2013 e nel Mezzogiorno sfiora il 77 %. In aumento anche la quota di famiglie che sceglie l'hard discount per l'acquisto di generi alimentari che sale al 14,4 % nel 2013. In media la maggiore percentuale della spesa è destinata all'acquisto nell'ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucchero e caffè".
A preoccupare è il calo che si è verificato nei consumi di alimenti importanti per la salute come la frutta e verdura che nel 2013 sono crollati al minimo da inizio secolo con le famiglie che sono state costrette a tagliare gli acquisti e a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno nel carrello, rispetto al 2000, secondo l'analisi Coldiretti dalla quale si evidenzia un drammatico calo del 18 % nelle quantità consumate dalle famiglie che hanno portato sulle tavole appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013. Un calo preoccupante poiché la raccomandazione del Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana e quella di mangiare più volte al giorno frutta e verdure fresche per un totale a persona di almeno 400 grammi, ma - sostiene la Coldiretti - in Italia la quantità consumata e scesa purtroppo al di sotto, con situazioni più preoccupanti per i bambini. Nel corso del 2013 sono state acquistate complessivamente dagli italiani 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta con una netta prevalenza della frutta con 4,2 milioni di tonnellate sulla verdura che è scesa a 3,6 milioni di tonnellate.
"Secondo il rapporto Istat/Cnel sul benessere 2013, in Italia – continua la Coldiretti - solo il 18 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l'assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante".
Secondo Coldiretti in Puglia si registra un calo dell'11,3 % della spesa alimentare per famiglia. Insieme a Sardegna (-9,8 per cento) e Umbria (-8,6 per cento) è la Regione dove le famiglie hanno ulteriormente contratto il loro stile di vita.
I dati emergono da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati forniti dall'Istat sui consumi delle famiglie nel periodo 2008 - 2013, dalla quale si evidenzia che la tavola è una componente importante del budget familiare che assorbe in media il 19,5 % delle risorse.
"Le famiglie in generale – spiega la Coldiretti – hanno messo in atto strategie di contenimento della spesa: con la quota di quelle che riducono la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati che è salita al 65 % nel 2013 e nel Mezzogiorno sfiora il 77 %. In aumento anche la quota di famiglie che sceglie l'hard discount per l'acquisto di generi alimentari che sale al 14,4 % nel 2013. In media la maggiore percentuale della spesa è destinata all'acquisto nell'ordine di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucchero e caffè".
A preoccupare è il calo che si è verificato nei consumi di alimenti importanti per la salute come la frutta e verdura che nel 2013 sono crollati al minimo da inizio secolo con le famiglie che sono state costrette a tagliare gli acquisti e a mettere oltre 100 chili di ortofrutta in meno nel carrello, rispetto al 2000, secondo l'analisi Coldiretti dalla quale si evidenzia un drammatico calo del 18 % nelle quantità consumate dalle famiglie che hanno portato sulle tavole appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013. Un calo preoccupante poiché la raccomandazione del Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana e quella di mangiare più volte al giorno frutta e verdure fresche per un totale a persona di almeno 400 grammi, ma - sostiene la Coldiretti - in Italia la quantità consumata e scesa purtroppo al di sotto, con situazioni più preoccupanti per i bambini. Nel corso del 2013 sono state acquistate complessivamente dagli italiani 7,8 milioni di tonnellate di ortofrutta con una netta prevalenza della frutta con 4,2 milioni di tonnellate sulla verdura che è scesa a 3,6 milioni di tonnellate.
"Secondo il rapporto Istat/Cnel sul benessere 2013, in Italia – continua la Coldiretti - solo il 18 per cento della popolazione ha consumato quotidianamente almeno quattro porzioni tra frutta, verdura e legumi freschi che garantiscono l'assunzione di elementi fondamentali della dieta come vitamine, minerali e fibre che svolgono una azione protettiva, prevalentemente di tipo antiossidante".