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La città

Il Governo taglia i fondi alla Regione. Niente lavori per l'efficentamento energetico della Ingannamorte e Soranno

Valente protesta. Dubbi sul prosieguo dei lavori già affidati

Il Governo taglia 230 milioni di euro di finanziamento destinati alla Puglia e a pagare il conto c'è anche il Comune di Gravina.

E' stata approvata pochi giorni fa la norma con cui il Governo Renzi ha distolto le risorse destinate allo sviluppo territoriale, attraverso il piano di coesione (Pac). La Regione Puglia aveva già invocando l'intervento della Corte costituzionale contro i due commi della legge di stabilità 2015 appellandosi contro la retroattività della norma ,a il Consiglio dei Ministri ha tirato dritto e ora l'intera conferenza delle Regioni chiede l'abrogazione della norma.
Nell'attesa le casse del comune di Gravina si sono viste scippare importanti finanziamenti.
Arriva infatti d palazzo di città la notizia che con questo provvedimento il Governo ha sottratto ai Comuni i fondi per l'efficientamento energetico delle scuole dirottandoli all'imprenditoria privata. La Regione, di conseguenza, ha revocato gli stanziamenti destinati alle scuole, anche a quelle di Gravina.
Nello specifico sono stati bloccati i fondi destinati al completamento dei lavori di efficientamento energetico dell'istituto "Ingannamorte" ed all'avvio di quelli relativi al plesso "Soranno".

«I soldi inizialmente concessi per l'efficientamento energetico – spiega il sindaco Alesio Valente – sono stati d'imperio dirottati sull'imprenditoria privata: una scelta discutibile, che penalizza i settori dell'educazione e della formazione, oltre che dell'ambiente. Soprattutto, però, ancora una volta vengono lasciati soli gli enti locali, già vittime di tagli pesanti, costretti ad imporre nuove tasse ed ora anche ad accollarsi le spese comunque affrontate per mandare avanti i progetti rimasti adesso senza copertura finanziaria».
Aggiunge Valente: «Negli ultimi mesi il nostro Comune ha portato a termine i lavori di efficientamento di tre scuole. Per la "Ingannamorte" e la "Soranno" erano stati già affidati, attraverso procedure ad evidenza pubblica, gli incarichi per la progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza. Tutto inutile, secondo il Governo e l'incolpevole Regione, che condivide le nostre preoccupazioni ma che non ha potuto far altro che determinarsi di conseguenza».

«Ci siamo subito attivati per provare a far comprendere l'assurdità di decisioni oggettivamente penalizzanti e per molti versi mortificanti. – conclude il primo cittadino - Ancora una volta, i tagli colpiscono il mondo della scuola, già duramente provato da ipotesi di riforma piene di molte ombre e non a caso ritenute poco convincenti in primis da studenti, insegnanti e famiglie. Andremo avanti su questa strada per far valere le ragioni dei molti Comuni pugliesi colpiti dalle misure governative, confidando che anche i parlamentari del territorio, specie quelli impegnati alla Camera ed al Senato nelle Commissioni cultura e pubblica istruzione, sapranno intervenire adeguatamente per porre rimedio a così gravi storture: il diritto allo studio, la tutela dell'ambiente e l'autonomia dei Comuni sono questioni vitali per le sorti della democrazia e del Paese».
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