Filatoio: il serpente a sette teste
Filatoio: il serpente a sette teste
Eventi e cultura

Il “Filatoio” di Gravina alla Fiera del Levante

Riproposto il progetto culturale nei padiglioni della campionaria di Bari

Un successo che non è passato inosservato quello del filatoio tenutosi nello scorso luglio alla pineta di Gravina.
Una iniziativa partita dal centro studi Enzo Marchetti, in collaborazione con il Movimento Cooperativo di Educazione, che deve aver colpito così tanto i responsabili della cultura della Regione Puglia, che hanno voluto riproporla nell'ambito delle iniziative messe in campo in occasione della 82-esima edizione della fiera del Levante.
In verità, non si tratta di un evento speso nel corso di una giornata.
La manifestazione all'interno della fiera rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento di una progettualità molto più importate, che prende le sue mosse da molto lontano.
Perché la riproposizione dell'antico filatoio alla fiera del Levante è un momento di riappacificazione culturale con il proprio passato e con la propria tradizione, con la propria identità. Un impotante momento di riflessione sul ruolo della donna nella famiglia e sulle fiabe tramandate oralmente, proprio attraverso l'uso rituale del filatioio: lì, tutti attorno ad un braciere, a raccontare storie ai bambini ed a filare passandosi di mano in mano la matassa che dipana la lana, il tempo e la storia.
Una interessantissima operazione culturale che nasce dalla volontà di recuperare l'identità popolare e la fiaba come un valore, anche per la società in cui viviamo.
Perché senza identità non c'è cultura. Allora si capisce l'importanza della fiaba nel terzo millennio: un antico rituale che potrebbe servire per lenire i mali della società postmoderna.
Un valore che può avere una valenza anche di natura economica, a giudicare dalle progettualità in cantiere alla Regione Puglia, con il progetto ideato da Laura Marchetti, "le strade della fiaba".
Infatti, come ebbe a sottolineare lo scorso luglio Aldo Patruno, direttore del dipartimento cultura della Regione Puglia, ospite all'iniziativa gravinese, "il compito della Regione è quello di trasformare queste operazioni culturali in un investimento della politica". Un nuovo modo di ripensare la cultura e l'identità di un popolo, come risorsa economica con ricadute sul territorio nei settori del commercio, del turismo e dell'artigianato, per esempio.
Allora per far conoscere ad una platea più numerosa la valenza di tale iniziativa, si è deciso di "mandare in trasferta" il progetto del filatoio gravinese, ospite all'interno del padiglione 152 della campionaria barese.
Al grido "apriamo un filatoio con il gomitolo del racconto", sabato 15 settembre e domenica 16 settembre "le strade della fiaba"- questo interessantissimo progetto di valorizzazione turistico culturale delle identità del territorio- inizierà a prendere sempre più forma.
Protagonista principale sarà il racconto.
Sabato 15 settembre, alle ore 16,00, la fiaba del serpente a sette teste prenderà corpo attraverso la danza, il teatro, la musica e i racconti in lingue diverse. Perché la fiaba è un archetipo universale e come tale vive in tutte le culture. Alle 17, invece, ci sarà un momento istituzionale. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il Direttore Generale dalla Treccani firmeranno un protocollo di intesa sul progetto "la strada delle fiabe".
Infine, dopo il racconto sviluppato attraverso diverse forme d'arte, ci saranno gli interventi di Franca Pinto Minerva "bambini fili di arte e poesia", di Mauro Squeo "sulla fiaba che cura", di Aldo Patruno sulla "via pugliese delle fiabe" e di Laura Marchetti e Rosa Volse su "trickster un serpente molto bello e molto meridionale".
L'iniziativa verrà replicata domenica 16, dalla ore 11 alle ore 13, sempre nel padigione 152 della fiera del Levante.
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