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La città

Gravina accoglie altri 21 profughi

Ospiti della Fondazione Benedetto XIII. Gravina: "una comunità dove la solidarietà e l'accoglienza sono valori imprescindibili"

Continuano i viaggi della "speranza" per numerosi profughi alla spasmodica ricerca di strutture atte ad una adeguata accoglienza. Nella serata di ieri la nostra città ha accolto altri 21 profughi, dopo i 14 ospitati a partire dal 18 aprile scorso (10 dei 14 hanno poi lasciato Gravina).
Si tratta di immigrati che verranno trasferiti dal Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Foggia in una serie di strutture già pronte; tutti giovani, il più grande dei quali non dovrebbe superare i 40 anni, approdati a Gravina singolarmente, senza famiglia al seguito, questo quanto ci fanno sapere dalla Protezione Civile comunale; alcuni dei 21 neoarrivati non dispongono di documento di riconoscimento, né di indumenti oltre quelli che indossavano all'arrivo a Gravina. Obiettivo comune è la richiesta di asilo politico e su questo unico a pronunciarsi sarà il Ministero dell'Interno, salvo in caso di risposta negativa l'immediato rimpatrio ovvero un eventuale permesso di soggiorno umanitario.

I migranti, provenienti dal Bangladesh, dal Ghana, dalla Nigeria e dal Niger, sono attualmente ospitati nella "Fondazione Benedetto XIII"; non si hanno disposizioni certo sulla loro permanenza a Gravina.
Ad accoglierli l'Assessore Michele Lamuraglia, con delega alla Sicurezza e Protezione Civile, il Ten. Donatiello, il Gruppo Comunale di Protezione Civile e gli Agenti del locale Commissariato della Polizia di Stato. È dal responsabile della Protezione Civile comunale, che riceviamo alcune informazioni più dettagliate sui 21 immigrati: trattasi di ragazzi giovani, il più grande dei quali non dovrebbe super
Un'accoglienza calorosa e non invadente, ci fanno sapere dal Palazzo di Città che ha aiutato a superare il normale disagio e smarrimento dei migranti. L'Assessore Lamuraglia, con parole di grande umanità, li ha voluti personalmente salutare a nome del Sindaco Divella e dell'intera Giunta Comunale, tranquillizzandoli perché giunti in una comunità dove la solidarietà e l'accoglienza sono valori imprescindibili.

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