Scuola e Università
Finali Nao Challenge, bella prova dell’Iiss “Bachelet-Galilei”
Un’esperienza indimenticabile nella Robotica, punto di partenza per nuovi traguardi
Gravina - giovedì 2 maggio 2019
17.40
L'istituto "Galilei-Bachelet" di Gravina sembra non volersi fermare più e dopo il bel risultato conseguito alla edizione 2019 del Nao Challenge, non si pone più limiti di sorta.
Tant'è che alle finali nazionali della Nao Challenge, la competizione organizzata da "Scuola di Robotica" di Genova, in collaborazione con Maker Faire Rome – the European Edition, il sostegno di SoftBank Robotics e il contributo di Regione Lazio, il Team Phoenix 2.0 dell'ITT Meccanica e Meccatronica dell'IISS Gravinese, è stato ancora una volta tra i protagonisti dell'evento.
Alla gara riservata a squadre di istituti superiori è dedicata alla robotica umanoide con l'obiettivo di divulgare le potenzialità sociali della robotica di servizio, i ragazzi del team gravinese hanno ben figurato, portando a casa numerosi piazzamenti nelle varie categorie di concorso.
Alla competizione hanno partecipato 30 istituti provenienti da tutta Italia, con oltre 300 alunni che si sono sfidati nello Spazio Attivo di Zagarolo LOIC (Lazio Open Innovation Center).
Il team dell'IISS di Gravina alla competizione laziale ha presentato un progetto di utilizzo della tecnologia quale supporto all'inclusività. Infatti, "attraverso un evento come Nao Challenge valorizziamo la formazione e la sperimentazione tecnologica fondamentali per la crescita del nostro Paese, con un occhio attento all'inclusione sociale".
I ragazzi gravinesi hanno presentato un lavoro finalizzato alla creazione di accessori e un Nao, un robot umanoide di taglia media, autonomo e programmabile, sviluppato dalla società francese di tecnologia Aldebaran Robotics.
Il robot programmato dal team Phoenix 2.0 di Gravina consente l'inclusione di bambini che presentano particolari difficoltà di apprendimento, anche grazie ad una tastiera interattiva che, con l'ausilio di lettere magnetiche da apportare su ogni tasto, aiuta l'apprendimento del bambino, grazie alla programmazione effettuata su ogni lettera che consente di visionare un oggetto o un animale, o una persona, avente come iniziale il nome della lettera scelta, comunicandone anche gli stati emozionali attraverso l'interazione con il robot.
"In questo modo al bambino con particolare difficoltà di apprendimento, oltre ad insegnare l'alfabeto e i vari nomi delle cose, si da la possibilità di percepire anche lo stato emozionale di una persona"- spiegano i docenti responsabili del progetto portato avanti dagli studenti gravinesi, che non nascondono la propria soddisfazione per il risultato raggiunto.
"Per il nostro Istituto questo è il secondo grande traguardo raggiunto, in termini di invenzioni. Lo scorso anno abbiamo progettato un dispenser di medicine ottenendo grande successo; Quest'anno la tastiera interattiva.
Oggi ci stiamo preparando per raggiungere nuovi traguardi e il nostro Istituto è sempre alla ricerca di nuove invenzioni per formare nuovi talenti".
Insomma, I risultati di oggi sono le basi per i traguardi di domani. Messaggio che l'Iiss "Bachelet- Galilei", sembra aver chiaramente recepito.
Tant'è che alle finali nazionali della Nao Challenge, la competizione organizzata da "Scuola di Robotica" di Genova, in collaborazione con Maker Faire Rome – the European Edition, il sostegno di SoftBank Robotics e il contributo di Regione Lazio, il Team Phoenix 2.0 dell'ITT Meccanica e Meccatronica dell'IISS Gravinese, è stato ancora una volta tra i protagonisti dell'evento.
Alla gara riservata a squadre di istituti superiori è dedicata alla robotica umanoide con l'obiettivo di divulgare le potenzialità sociali della robotica di servizio, i ragazzi del team gravinese hanno ben figurato, portando a casa numerosi piazzamenti nelle varie categorie di concorso.
Alla competizione hanno partecipato 30 istituti provenienti da tutta Italia, con oltre 300 alunni che si sono sfidati nello Spazio Attivo di Zagarolo LOIC (Lazio Open Innovation Center).
Il team dell'IISS di Gravina alla competizione laziale ha presentato un progetto di utilizzo della tecnologia quale supporto all'inclusività. Infatti, "attraverso un evento come Nao Challenge valorizziamo la formazione e la sperimentazione tecnologica fondamentali per la crescita del nostro Paese, con un occhio attento all'inclusione sociale".
I ragazzi gravinesi hanno presentato un lavoro finalizzato alla creazione di accessori e un Nao, un robot umanoide di taglia media, autonomo e programmabile, sviluppato dalla società francese di tecnologia Aldebaran Robotics.
Il robot programmato dal team Phoenix 2.0 di Gravina consente l'inclusione di bambini che presentano particolari difficoltà di apprendimento, anche grazie ad una tastiera interattiva che, con l'ausilio di lettere magnetiche da apportare su ogni tasto, aiuta l'apprendimento del bambino, grazie alla programmazione effettuata su ogni lettera che consente di visionare un oggetto o un animale, o una persona, avente come iniziale il nome della lettera scelta, comunicandone anche gli stati emozionali attraverso l'interazione con il robot.
"In questo modo al bambino con particolare difficoltà di apprendimento, oltre ad insegnare l'alfabeto e i vari nomi delle cose, si da la possibilità di percepire anche lo stato emozionale di una persona"- spiegano i docenti responsabili del progetto portato avanti dagli studenti gravinesi, che non nascondono la propria soddisfazione per il risultato raggiunto.
"Per il nostro Istituto questo è il secondo grande traguardo raggiunto, in termini di invenzioni. Lo scorso anno abbiamo progettato un dispenser di medicine ottenendo grande successo; Quest'anno la tastiera interattiva.
Oggi ci stiamo preparando per raggiungere nuovi traguardi e il nostro Istituto è sempre alla ricerca di nuove invenzioni per formare nuovi talenti".
Insomma, I risultati di oggi sono le basi per i traguardi di domani. Messaggio che l'Iiss "Bachelet- Galilei", sembra aver chiaramente recepito.