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Ospedale e Sanità

Corsi di formazione Oss, dubbi sulle procedure regionali

Interrogazione del consigliere Conca

"L'organizzazione dei corsi di formazione per OSS, sulla base delle previsioni dei bandi emessi dalla Regione Puglia, rischia di diventare un problema di portata non indifferente". A dichiararlo è il consigliere del M5S Mario Conca, che ha depositato un'interrogazione sulla "legittimità e la correttezza dei criteri individuati dalla Regione Puglia per consentire agli Enti formatori di poter organizzare i corsi di formazione".

Nell'interrogazione, il consigliere pentastellato, componente della III Commissione Sanità, pone l'attenzione sul fatto che dall'esame del Regolamento Regionale n°28 del 18.12.2007, e dagli avvisi n°1/2014 e n°5/2016 emerge come "la Regione, alimenti di fatto una sperequazione nel settore della formazione professionale"

"L'inserimento dei requisiti dell'esperienza biennale, anche non continuativa, nel campo dei percorsi formativi per il sociale mediante avviso pubblico - continua Conca - e di quello della dimostrazione dell'erogazione, da parte dei soggetti formatori, di attività finalizzate alla formazione di figure nel settore sociale di durata non inferiore ad 800 ore nel biennio si pone in netto contrasto con le direttive europee, con la normativa nazionale e con le regole che regolano la concorrenza. Con l'inserimento di tali prescrizioni, la libera concorrenza viene fortemente frustrata - spiega il consigliere cinquestelle - perché si eliminano tutti quegli enti formativi che, pur essendo accreditati dalla Regione, non possono partecipare autonomamente in quanto privi dei suddetti requisiti".

Conca nell'interrogazione sottolinea come la previsione di tali criteri impoverisca la qualità dei programmi formativi e determini l'impossibilità di soddisfare la crescente richiesta di percorsi formativi nel settore socio sanitario, con la conseguente proliferazione sul web di "enti" di formazione pugliesi, privi dell'accreditamento previsto dalla Regione Puglia, che aggirano tranquillamente l'ostacolo abbinandosi ad enti di altre regioni." In questo modo -aggiunge - si crea una vera migrazione di corsisti fuori dalla Puglia, senza alcuna garanzia sulla frequenza e sulla serietà dell'organizzazione dei corsi che ha come conseguenza un ulteriore danno economico agli enti formativi accreditati.

Per tutti questi motivi il Consigliere Conca ritiene doveroso che gli organi competenti forniscano un'adeguata e motivata risposta agli interrogativi suscitati dalle problematiche innanzi evidenziate."Questa situazione - conclude - non può essere tollerata, perché crea notevoli disparità fra gli enti accreditati, perchè alcuni non potranno mai acquisire i requisiti richiesti nei bandi e negli avvisi relativi ai progetti formativi".
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