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Consorzio di bonifica, arriva la sospensione del tributo

Ecco l'accordo tra Regione e Comuni

La partita contro le ingiunzioni di pagamento delle cartelle che si riferiscono al "tributo 630" (la quota dovuta da ciascun consorziato ai fini della ripartizione delle spese sostenute dal consorzio di bonifica per la manutenzione e l'esercizio delle opere di propria competenza, nonché per il proprio funzionamento) non è finita ma questa volta sindaci e agricoltori portano a casa un bun traguardo.
La richiesta per l'annullamento del contributo non è stata accolta ma la Regione ha concesso la sospensione dei pagamenti per tre mesi.
Tre le novità più importanti emerse dall'accordo tra Comuni ed Ente regionale: innanzitutto la sospensione , dalla fine di questo mese del pagamento relativo al 2014; secondo, sarà congelata l'emissione delle cartelle del 2015; terzo, non ci sarà iscrizione a ruolo della tassa riferita al 2016.
"Dalla riunione con i sindaci – ha spiegato l'assessore regionale Leo di Gioia - è emersa la complessità della materia. La Regione ha ribadito la bontà del percorso amministrativo posto in essere e ha confermato il convincimento che il tributo 630 sia l'unico strumento con cui alimentare una virtuosa programmazione di interventi di bonifica. Si è ritenuto utile, tuttavia, immaginare di avviare una veloce analisi tecnica che porti, se compatibile normativamente, a formalizzare, alla ripresa delle attività amministrative, tutti i gli atti necessari alla realizzazione della volontà politica manifestata, e che determinino un periodo massimo di 90 giorni di sospensione della fase esecutiva degli atti tributari già emessi. Tanto, al fine di esaminare l'evoluzione di oltre 3 mila ricorsi presentati dai contribuenti e attualmente pendenti sui consorzi".

In pratica, per tre mesi, cioè fino a novembre (periodo massimo in cui la Regione dovrà poi decidere sul da farsi), previa formalizzazione ufficiale dell'accordo che dovrà essere condiviso dai commissari straordinari dei Consorzi e dal presidente della Regione, Michele Emiliano, si stoppa il pagamento del contributo consortile, in attesa di capire come si orienterà la Commissione Tributaria chiamata a valutare quasi quattromila ricorsi.
"Stiamo valutando sulla sospensione delle cartelle ingiuntive del 2014 - ha confermato l'assessore - in attesa di capire come si pronuncerà la Commissione Tributaria chiamata ad esprimersi sui quattromila ricorsi presentati dai cittadini. Cercheremo di capire quale sarà l'orientamento per poi verificare se il tributo regge alla prova dei ricorsi, in alternativa valuteremo, concordando con i sindaci, le attività da porre in essere al fine di salvaguardare la tenuta finanziaria dei consorzi per gli anni in oggetto». È chiaro che se la Commissione Tributaria darà ragione ai contribuenti la Regione e i Consorzi dovranno fare un passo indietro e annullare definitivamente le cartelle. In caso contrario, i cittadini dovranno pagare. Congelate sempre per tre mesi, anche le cartelle del 2015, che al momento non sono state ancora emesse. Infine, per il 2016, «poiché ancora non c'è il bilancio - ha aggiunto l'assessore -, l'intenzione è quella di non far iscrivere a ruolo il pagamento, in attesa di capire cosa fare. Solo a sentenza arrivata si potrà capire come bisognerà muoversi".

E non è tutto.
"La valutazione dovrà estendersi, altresì, alla procedure della SOGET, ente riscossore dei tributi, che negli ultimi mesi, stante quanto riportato dal commissario, ha emesso atti erronei e/o fuori convenzione, spesso duplicati e inviati a soggetti con debito tributario inferiore a 50 euro, che invece non avrebbero dovuto ricevere notifiche. Tutto questo con l'effetto tangibile di complicare ulteriormente la comprensibilità dell'iter tributario e la serenità dei rapporti con i contribuenti".


"Nell'incontro si è anche affrontato il tema – ha aggiunto di Gioia - riguardante l'iscrizione a ruolo delle cartelle relative agli anni 2015 e 2016. Tale doveroso adempimento sarà legato all'esito dell'evoluzione dei contenziosi pendenti. I relativi crediti, come è ovvio che sia, rimarranno contabilizzati all'interno dei bilancio di previsione dei consorzi, ma prudenzialmente la riscossione coattiva seguirà l'esito di un adeguato numero di ricorsi pendenti presso le commissioni tributarie provinciali su tema "630" per l'anno 2014. Ciò al fine di evitare costose notifiche da effettuarsi teoricamente anche a chi ha già in corso contenziosi sul 2014 e per impedire che il complessivo numero dei ricorsi possa incrementarsi esponenzialmente con i correlati costi di gestione giudiziari. Ritengo – ha chiarito l'assessore– che i 90 giorni dovranno essere utilizzati anche per meglio comunicare la necessità di rafforzare il sistema di bonifica e per condividere le linee della nuova riforma".
"E' stata, inoltre, positiva l'interlocuzione con i Comuni, per la parte che riguarda il futuro rapporto in tema di bonifica. L'intesa ci consente di prefigurare una stretta collaborazione con i territori anche nel periodo post riforma dei consorzi. L'accordo raggiunto, infatti, prevede il totale coinvolgimento delle amministrazioni locali che, assieme al nuovo 'Consorzio Unico centro sud Puglia', determineranno l'entità degli investimenti da programmare annualmente e il piano dei lavori da mettere in cantiere su scala pluriennale, anche con una individuazione degli utilizzi dei 110 milioni di euro che la Giunta Regionale ha indicato nel piano per la Puglia e che consentiranno opere straordinarie di bonifica. Serve un'azione sinergica – ha concluso di Gioia - per stravolgere un sistema fermo e inefficace che, però, rimane essenziale e imprescindibile per la nostra agricoltura. Serve una vera riforma che con il nuovo ddl sembra alla portata".
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