Associazioni
Comitato pro biblioteca, dalle parole ai fatti
Ecco quanto deciso nell’ultimo incontro
Gravina - martedì 14 febbraio 2017
9.31
Era settembre 2015 quando un gruppo di intellettuali gravinesi, sotto la guida del giovane docente Giacomo Massimiliano Desiante, decise di dare vita ad un Comitato per promuovere la Cultura attraverso la creazione di una vera e propria Biblioteca Comunale, con libri donati liberamente dalla comunità.
Nel corso dell'ultimo incontro presso la Camera del Lavoro di Gravina, finalizzato a riprendere il cammino verso il bene primario per cui è nato lo stesso Comitato, ovvero la creazione della Biblioteca, "abbiamo concordato – comunica sui social il promotore dell'iniziativa, il docente Desiante – di stilare un appello nel quale siano evidenziate le ragioni che sottendono la nostra richiesta. Il documento sarà poi fatto firmare da tutti i cittadini che lo condivideranno e protocollato in Comune, al fine di formalizzare un bisogno che riteniamo ineludibile".
I punti principali sui quali verterà l'appello sono essenzialmente tre: in primis la biblioteca è luogo di "cultura dell'educazione" e può considerarsi una valida soluzione di carattere non repressivo ad un fenomeno che si verifica spesso nella nostra città, il vandalismo, portando i giovani ad apprezzare il valore delle cose e non a distruggerle; secondo punto, trasformare la biblioteca in un centro culturale capace di attirare anche i tanti giovani che lasciano Gravina per studiare. Non da ultimo, più che a un turismo commerciale, bisognerebbe puntare ad un turismo consapevole e culturale, perché l'offerta turistica non deve puntare meramente a ricavi economici, ma anche alla ricchezza morale e identitaria della nostra città.
"Presto – conclude Desiante – ci sarà la pubblicazione dell'appello e la raccolta delle firme". Non resta dunque che attendere buone nuove dal Comitato pro Biblioteca di Gravina in Puglia.
Nel corso dell'ultimo incontro presso la Camera del Lavoro di Gravina, finalizzato a riprendere il cammino verso il bene primario per cui è nato lo stesso Comitato, ovvero la creazione della Biblioteca, "abbiamo concordato – comunica sui social il promotore dell'iniziativa, il docente Desiante – di stilare un appello nel quale siano evidenziate le ragioni che sottendono la nostra richiesta. Il documento sarà poi fatto firmare da tutti i cittadini che lo condivideranno e protocollato in Comune, al fine di formalizzare un bisogno che riteniamo ineludibile".
I punti principali sui quali verterà l'appello sono essenzialmente tre: in primis la biblioteca è luogo di "cultura dell'educazione" e può considerarsi una valida soluzione di carattere non repressivo ad un fenomeno che si verifica spesso nella nostra città, il vandalismo, portando i giovani ad apprezzare il valore delle cose e non a distruggerle; secondo punto, trasformare la biblioteca in un centro culturale capace di attirare anche i tanti giovani che lasciano Gravina per studiare. Non da ultimo, più che a un turismo commerciale, bisognerebbe puntare ad un turismo consapevole e culturale, perché l'offerta turistica non deve puntare meramente a ricavi economici, ma anche alla ricchezza morale e identitaria della nostra città.
"Presto – conclude Desiante – ci sarà la pubblicazione dell'appello e la raccolta delle firme". Non resta dunque che attendere buone nuove dal Comitato pro Biblioteca di Gravina in Puglia.