rifiuti al bosco
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La città

Bosco Difesa Grande: dopo pasquetta è un tappeto di rifiuti

La denuncia di Bosco città

Pasquetta da incubo per il Bosco Difesa Grande e per i volontari che da anni di battono per la sua tutela. Nella giornata di Pasquetta il polmone verde è stato letteralmente preso d'assalto da famiglie e gruppi di giovani che, vista la clemenza meteorologica, hanno deciso di trascorrere qualche ora all'aperto lasciando, però, un brutto ricordo del loro passaggio. A denunciare quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì, con una lunga sequenza di foto a testimoniare lo scempio compiuto, sono gli attivisti di Bosco città.

"Dopo l'esperienza positiva dello scorso anno che ha visto volontari e Forze dell'Ordine in perfetta sinergia nell'azione di tutela e controllo, – scrivono in una nota- con una distribuzione capillare di buste per la raccolta dei rifiuti e l'invito recepito di dotare l'intera area di cassonetti per la raccolta dei rifiuti (allocati nei punti di maggior presenza umana) con il risultato straordinario di un'area, alla fine della giornata, pulita e sicura, quest'anno nulla di quando di buono fatto l'anno passato è stato recepito da chi di dovere. Volutamente abbiamo preferito restare in silenzio per capire quali iniziative intendesse adottare l'Amministrazione Comunale per tutelare il bosco durante il giorno di Pasquetta. Bastava ripetere il canovaccio dello scorso anno. Un'assenza di collaborazione che si è tradotta in un bosco completamente abbandonato al suo destino".

A fine giornata l'amaro bilancio: "Immensi cumuli di rifiuti sparsi dovunque nel bosco, atti di vandalismo, assenza totale di controllo e vigilanza dell'area, assenza di un presidio medico, assenza di Forze dell'Ordine e di volontari. Bambini che giocavano in un prato fatto di vetri ed immondizia, bagni chiusi. Macchine ovunque con moto e jeep che scorrazzavano indisturbate con un danno irreparabile al patrimonio floristico. Ingorghi e risse più volte sfiorate. Uno spettacolo indegno ed indecoroso per l'intera comunità gravinese".
Uno spettacolo che fa ancora più male se , come ricordano gli attivisti di Bosco città, "si pensa che il nostro bosco è un'area Sic ossia un Sito di Importanza Comunitaria, definito un ecosistema fragile in perenne stato di sofferenza che merita politiche forti e chiare fatte di salvaguardia della biodiversità, controllo e tutela e finalmente un efficace piano di gestione, di promozione e di valorizzazione".

Progetti che ad oggi restano ancora nell'elenco dei buoni propositi ma che stentano a diventare realtà.

Di qui l'amara denuncia dell'associazione ambientalista "Non possiamo ogni volta rincorrere e porre rimedi a chi ha il compito di prevenire e prevedere. A noi il compito di collaborare ed operare con gratuità per il bene della collettività. A chi Amministra l'obbligo di tracciare un percorso virtuoso. Il ruolo del volontariato non è l'accusa o il disfattismo, ma una collaborazione attiva per il bene di un ecosistema da anni abbandonato. Per anni abbiamo suggerito e pungolato chi amministra sulla necessità di nuove politiche ambientali, ma senza esiti e risultati efficaci. Torneremo a fare manovalanza (che forse è quello che ci riesce meglio), lasciando a chi amministra di tracciare l'indirizzo politico nella speranza di condividerne finalità ed obiettivi".
20 fotoPasquetta da incubo al bosco
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