associazione antiraket
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La città

A Gravina un presidio contro racket e usura

Nasce l'associazione antirachet. De Scisciolo: "Fenomeno in crescita ma si può combattere"

"Questo fenomeno si può combattere. Siamo ancora in tempo".

Usa parole di speranza Renato De Scisciolo, presidente regionale dell'associazione Antiracket e consigliere nazionale della Federazione Antiracket Italiana, al termine di un incontro a palazzo di città con alcuni imprenditori locali.
Parole cariche di speranza che mirano a rassicurare proprio coloro, una decina in tutto i presenti ma tanti sono quelli che ancora non hanno trovato il coraggio di denunciare, che hanno raccontato un inferno personale e aziendale. Estorsione, usura criminale, e in alcuni casi anche bancaria, hanno piegato aziende importanti del nostro tessuto produttivo.
"Dagli imprenditori locali – spiega De Scisciolo al termine dell'incontro con gli imprenditori- abbiamo ricevuto diverse segnalazioni. Sappiamo che è diffuso il fenomeno del cavallo di ritorno in campo agricolo e che sta prendendo quota il metodo del pizzo mensile. Abbiamo notizia anche di attività costrette a chiudere i battenti per le pressioni degli estorsori. Situazioni gravi, che si inseriscono in un contesto in cui non si registra la presenza di organizzazioni criminali solide e già consolidate. Proprio questo può essere un punto di forza: intervenire subito per stroncare il fenomeno sul nascere".

Un obiettivo raggiungibile, da combattere sin da subito, in attesa che il prossimo giugno apra i battenti la sede operativa dell'associazione antiracket. Un indirizzo sicuro dove le vittime di usura potranno trovare aiuto, conforto e protezione.
"Fino a quando l'associazione non sarà operativa - ha aggiunto De Scisciolo - col sostegno del Comune continueremo ad incontrare gli operatori economici locali, per gettare i semi della collaborazione che vogliamo instaurare con l'intera comunità gravinese per rompere il muro del silenzio: le denunce, le segnalazioni, sono l'arma più importante".
Presente alla conferenza anche il sindaco Alesio Valente: "Gravina non è certo una città preda delle cosche, ma è compito della politica e di chi amministra saper guardare al futuro e, come in questo caso, pigiare sul pedale della legalità ed alzare un argine di fronte all'arrembaggio di chi pretende di piegare la democrazia con la forza e la violenza".

Da ultimo un appello rivolto alla comunità "Denunciare e rispettare le regole per emarginare l'illegalità".
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