SOS rione Piaggio

Gravina sempre più bella e sempre più turistica. Soprattutto negli ultimi tempi l'arrivo dei turisti è sorprendente. Da ogni dove arrivano per conoscerne la storia, l'arte, la cultura, la bellezza dei paesaggi e dei luoghi antichi. Gli stessi luoghi antichi di cui anche importanti registi si sono innamorati e hanno girato – e gireranno – alcune riprese per le loro nuove produzioni. Gli stessi luoghi antichi che oggi si presentano agli occhi dei turisti abbandonati e soprattutto sporchi.

Le istantanee, fresche di giornata, del fotoamatore gravinese Carlo Centonze nonché esperto conoscitore di questi luoghi, la dicono lunga sull'incuria che attanaglia l'intero quartiere Piaggio: case abbandonate, luoghi letteralmente profanati per sbarazzarsi dei rifiuti speciali, spazzatura, scarti di lavorazione.

L'inciviltà questa volta non tocca solamente un angolo della nostra città, bensì una zona intera, pregna di storia e sudiciume, vittima di chi cerca un posto lontano da sguardi indiscreti per liberarsi delle cianfrusaglie più disparate o per trascorrere una serata in maniera 'alternativa', come testimoniano lattine di birra e bottiglie di liquori ritrovate in una delle antiche abitazioni.

Di tutto e di più fiocca nelle stanze delle antiche abitazioni in prossimità della Chiesa di Santa Lucia: pneumatici, lastre di amianto, materassi, bidoni arrugginiti che in passato contenevano chissà quale materiale; persino le balle di fieno utilizzate per il set del film "They sell" di Andrea Purgatori, girato lo scorso settembre.

Uno scaldabagno e una sedia sdraio in vista, insieme ad alte e folte erbacce costeggiano le vie dell'antico rione gravinese, mentre cavi scollegati e balconi che cadono a pezzi danno il benvenuto dall'alto ai forestieri.
E il belvedere – se di "bel vedere" si può parlare – che di mirabile non offre nulla, se non uno straordinario… senso di disgusto.

Gravina aspira alla globalizzazione, ma a quanto pare, lo fa in retromarcia.