incendio bosco gravina
incendio bosco gravina
Territorio

Incendi: Coldiretti Puglia, c’è la mano dei piromani in 6 roghi su 10

In fumo altri 200 ettari a Gravina a rischio Bosco Difesa Grande

Con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente a preoccupare è l'azione dei piromani in una estate segnata fino ad ora particolarmente calda e siccitosa in Puglia, con altri 200 ettari andati in fumo a Gravina, con le fiamme che hanno interessato anche il bosco Difesa Grande, provocando danni ambientali ed economici ingenti alle aziende agricole. E' quanto afferma Coldiretti Puglia, che torna a denunciare l'emergenza roghi che in Puglia conta già almeno il 40% degli incendi in più rispetto al 2020. Ai danni diretti all'agricoltura – spiega la Coldiretti regionale - si sommano quelli all'indotto come la raccolta della legna, dei piccoli frutti e dei funghi con un impatto anche sul turismo. Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme.

"Enorme lo sforzo dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle forze dell'ordine per arginare le fiamme che hanno interessato una area vasta di pregio naturalistico, paesaggistico e turistico, oltre che produttivo, con i canadair che hanno raggiunto le zone più impervie per spegnere altri focolai", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Già nel 2020 c'è stata una impennata del 33% degli incendi in Puglia, secondo i dati della Protezione Civile della Regione Puglia, con conseguenze drammatiche in termini ambientali a causa delle fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l'inquinamento da fumi e la distruzione della fauna.

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l'azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio è quella - afferma la Coldiretti Puglia - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento. Soprattutto nelle campagne - precisa la Coldiretti - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre - continua la Coldiretti Puglia - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia la Coldiretti regionale - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude la Coldiretti Puglia - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.
  • Bosco
  • Coldiretti Puglia
  • Bosco Difesa Grande
  • Incendio
  • Incendi boschivi
Altri contenuti a tema
1 Si era perso nel bosco, ritrovato anziano Si era perso nel bosco, ritrovato anziano Ricerche condotte da Carabinieri, Forestale, Polizia Locale e di Stato, Vigili del Fuoco e Protezione Civile Comunale
Il servizio ambulanza al Bosco va ripristinato Il servizio ambulanza al Bosco va ripristinato La richiesta del consigliere di UnaBella Storia Saverio Verna
Incendio via Disfida di Barletta, ordinanza sgombero stabile Incendio via Disfida di Barletta, ordinanza sgombero stabile Provvedimento fino a messa in sicurezza della palazzina
Incendi boschivi: al Comune 100 mila euro Incendi boschivi: al Comune 100 mila euro Per progetti volti alla previsione, prevenzione e contrasto del rischio incendi boschivi e di interfaccia urbano rurale
Locale in fiamme in via disfida di Barletta Locale in fiamme in via disfida di Barletta Sul posto polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco che hanno domato l’incendio
Deposito nucleare: Gravina, Altamura e Matera ancora nella lista Deposito nucleare: Gravina, Altamura e Matera ancora nella lista Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato la carta delle aree idonee
Furti di Natale: Coldiretti Puglia, stalle sotto assedio Furti di Natale: Coldiretti Puglia, stalle sotto assedio Da vacche ad agnelli fino a pecore il fenomeno aumenta a ridosso delle festività; Ultimo episodio ad Altamura
Coldiretti, Cinghiali: selecontrollori a caccia anche in aree protette Coldiretti, Cinghiali: selecontrollori a caccia anche in aree protette Si stima siano oltre 250mila gli esemplari presenti nella regione
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.