
Politica
Consiglio Comunale: seduta deserta, anzi no
Inizio concitato per la massima assise del consiglio
Gravina - martedì 1 luglio 2025
12.56
Seduta del consiglio comunale ieri partita con il botto e le contestazioni della minoranza. Dopo il primo appello, infatti, i consiglieri presenti in aula erano 12. Presenze che non consentivano lo svolgimento della seduta per la mancanza del numero legale. Ma dopo 10 minuti è stato riproposto l'appello: i consiglieri sono diventati 14 e la seduta, contestata dalla minoranza, è stata ritenuta valida, ma subito sospesa.
Dopo una lunga consultazione l'assise ha deciso di svolgere la seduta nonostante le rimostranze dell'opposizioni che hanno deciso di entrare in aula per una dichiarazione.
I due consiglieri di maggioranza che si sono "aggiunti" sarebbero il consigliere Florio e Debenedictis che hanno dichiarato però di essere presenti in aula fin dal primo appello e di aver risposto presente alla chiamata. Quindi- a detta della maggioranza- si è trattato di una incomprensione in fase di appello che avrebbe determinato la mancanza del quorum.
Sulla vicenda ha preso la parola il consigliere Conca che a nome delle opposizioni ha dichiarato di ritenere non valida la seduta in virtù dell'articolo 59 del regolamento comunale che dice che, se entro l'ora di tolleranza non c'è il numero legale, il consiglio dovrebbe essere rinviato alla seconda istanza, prevista per il 2 luglio. "Per questo abbandoniamo l'aula".
"Il vostro problema è che la norma prevede che il regolamento della Tari andrebbe approvato entro oggi"- ha detto Conca.
Alle parole della minoranza ha replicato il consigliere Serangelo. "Conca racconta le sue verità. Loro non erano presenti e non sanno chi era presente. Noi eravamo 14".
A Serangelo hanno fatto seguito anche le parole di Angelo Lapolla. "La minoranza crea panico e terrorismo. Questa non è un'aula di tribunale" - ha detto Lapolla rivolgendosi a Conca.
La seduta è continuata, poi, con la sola presenza dei consiglieri di maggioranza. La minoranza è pronta a fare battaglia per invalidare il consiglio.
Dopo una lunga consultazione l'assise ha deciso di svolgere la seduta nonostante le rimostranze dell'opposizioni che hanno deciso di entrare in aula per una dichiarazione.
I due consiglieri di maggioranza che si sono "aggiunti" sarebbero il consigliere Florio e Debenedictis che hanno dichiarato però di essere presenti in aula fin dal primo appello e di aver risposto presente alla chiamata. Quindi- a detta della maggioranza- si è trattato di una incomprensione in fase di appello che avrebbe determinato la mancanza del quorum.
Sulla vicenda ha preso la parola il consigliere Conca che a nome delle opposizioni ha dichiarato di ritenere non valida la seduta in virtù dell'articolo 59 del regolamento comunale che dice che, se entro l'ora di tolleranza non c'è il numero legale, il consiglio dovrebbe essere rinviato alla seconda istanza, prevista per il 2 luglio. "Per questo abbandoniamo l'aula".
"Il vostro problema è che la norma prevede che il regolamento della Tari andrebbe approvato entro oggi"- ha detto Conca.
Alle parole della minoranza ha replicato il consigliere Serangelo. "Conca racconta le sue verità. Loro non erano presenti e non sanno chi era presente. Noi eravamo 14".
A Serangelo hanno fatto seguito anche le parole di Angelo Lapolla. "La minoranza crea panico e terrorismo. Questa non è un'aula di tribunale" - ha detto Lapolla rivolgendosi a Conca.
La seduta è continuata, poi, con la sola presenza dei consiglieri di maggioranza. La minoranza è pronta a fare battaglia per invalidare il consiglio.